Nonostante la relazione 2017 della Direzione Investigativa Antimafia confermi che in particolare in Sicilia, Calabria e Campania «organizzazioni criminali di matrice etnica si relazionano sempre più con i sodalizi autoctoni», ci sono cittadini della Campania che, in occasione della Festa internazionale della donna 2018, non hanno avuto paura di testimoniare con coraggio che è il tempo di contrastare lo sfruttamento della prostituzione sanzionando chi acquista il corpo della donna. E che pagando, non solo favorisce il propagarsi della tratta di donne e minori ai fini di sfruttamento sessuale ma alimenta anche le organizzazioni criminali e le nuove strategie di illegalità nei traffici di droga e armi, sostenuti dallo smercio delle donne.
È il caso degli studenti di Torre Annunziata (NA) del Liceo statale "Pitagora – B. Croce" che il 7 marzo hanno promosso l'originale musical "Donnamore" di Liberato Santarpino al teatro Politeama mettendo in luce un nuovo volto della donna, spesso considerata fragile e sottomessa, ma che invece uscendo da ogni forma di violenza vorrebbe essere nella storia protagonista di giustizia e di libertà.
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A conclusione dell'evento presentato dallo studente Pio Luigi Piscicelli, giovane attore, noto col nome di Toni nella serie televisiva "Braccialetti rossi", alla presenza del sindaco Vincenzo Ascione, dell'assessore alle Pari Opportunità, Sofia Felicia Donnarumma, il preside Benito Capossela ha consegnato diverse centinaia di firme raccolte col coinvolgimento di studenti, insegnanti e genitori a sostegno della Campagna antitratta Questo è il mio corpo della Comunità Papa Giovanni XXIII e una targa a Irene Ciambezi e Salavatore Buonocore «per la denuncia della drammatica condizione delle schiave adolescenti, evidenziando raccapriccianti scenari di illegalità, di fronte ai quali non si può tacere». Nella mattinata dell'8 marzo, attraverso la musica, la danza e la drammatizzazione, gli studenti del quinto e quarto anno hanno dato voce alle protagoniste del libro "Non siamo in vendita. Schiave adolescenti lungo la rotta libica. Storie di sopravvissute", che dal dramma dello sfruttamento sessuale sono riuscite a scappare con la collaborazione delle unità di strada della Comunità di don Benzi.
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L'8 marzo nel pomeriggio, ancora nella provincia di Napoli, un altro evento a favore delle vittime di tratta a fini sessuali. A San Giorgio a Cremano, la Cisl di Napoli capitanata dalla referente del Coordinamento Donne Anna Letizia ha promosso, all'interno delle iniziative per il mese di marzo sul tema "Il diritto di contare", un dibattito con Stefania Cantatore dell'Udi di Napoli e Irene Ciambezi del Servizio Antitratta della Comunità Papa Giovanni XXIII che hanno dato ragione della proposta di integrare la Legge Merlin perchè siano sanzionati i clienti del mercato del sesso, il terzo traffico illegale più produttivo nel mondo dopo traffico di armi e droga. «Ho lavorato per tanti anni per le donne che la Legge Merlin voleva tutelare, perchè non fossero punite nè arrestate. E l'80% aveva contratto la lue (sifilide)» ha raccontato Stefania Cantatore. «La Merlin è stata ed è ancora una grande conquista per le donne e per questo anche la Carta di Instanbul non l'ha mai prescritta perchè non contrasta l'autodeterminazione e la libertà delle donne». Anzi! Ha contribuito a far sì che non fossero più sfruttate dalle metresse. L'assessore alle Pari opportunità, Angela Viola, ha concluso l'incontro confidando che se mesi fa era titubante sulla proposta di legge oggi è convinta a firmare pubblicamente la petizione perchè nella vicenda dell'omicidio della giovane Pamela a Macerata, non era perseguibile quel cliente italiano che, comprando una prestazione sessuale, invece di soccorrerla in un momento di smarrimento le ha fornito il denaro per la droga.
(foto di Peppe Forcella e Anna Letizia)