Musaab, profugo dalla Siria, si era rifugiato in Libano. Ma la sua malattia non gli avrebbe lasciato scampo. L'8 giugno 2017 è arrivato a Genova con il fratello di 17 anni che gli donerà il midollo.
Il nome completo è Musaab Kalash, è un profugo siriano di 13 anni affetto da anemia aplastica, una forma letale di leucemia che necessita di trapianto del midollo. Il padre è morto in prigione in Siria. La famiglia, fuggita in Libano, è attualmente composta dalla madre e 5 fratelli.
«La sanità in Libano è praticamente inaccessibile per i profughi siriani, ma attorno a Musaab si è creata una rete di solidarietà in cui siamo stati coinvolti anche noi volontari di Operazione Colomba», spiegano Alberto Capannini del corpo di pace dei giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII, che vivono in un campo profughi al confine con la Siria.
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«Questa rete ha permesso, nelle ultime settimane, di raccogliere il denaro necessario all'acquisto di medicine costosissime che sono servite per la sopravvivenza del bambino fino ad oggi e per affrontare un'infezione molto grave», continua.
«Inoltre, attraverso un nostro volontario, abbiamo contattato l'Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova che si è reso disponibile, grazie alla Regione Liguria e per mezzo di altre associazioni, ad occuparsi delle cure mediche del bambino, del viaggio e dell'accoglienza dei due fratelli che con lui dovranno partire: il maggiore che lo accompagnerà, ed il fratello più piccolo che è risultato compatibile al 100% per la donazione del midollo»
Per salvare Musaab si sono attivate anche Caritas, la FlyAngels Foundation, l'associazone Abeo della Liguria, la Regione Liguria: una rete della solidarietà spontanea che si è rivelata in grado di salvare una vita; oltri 50 donatori hanno aiutato a raccogliere i 4000 euro necessari per affrontare il viaggio della speranza, e altri 4000 che serviranno per sostenere la famiglia del giovane ragazzo siriano.
#SalviamoMusaab
Marco Tassinari
08/06/2017
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