Oggi presso la sala stampa del Comune di Bologna è stata presentata la campagna di advocacy promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII “ Questo è il mio corpo ”, che propone l'adozione di strumenti per il contrasto della domanda di sesso a pagamento.
La Comunità Papa Giovanni XXIII è attiva in città dal 1995 con le sue attività contro la tratta. Negli ultimi 10 anni ha liberato 166 donne ; di queste il 54% sono di nazionalità nigeriana, il 34% rumena, il 12% provengono da Moldavia, Ucraina, ex Jugoslavia, Albania. Il 60% delle vittime di tratta hanno un'età tra i 19 e i 24 anni ; il 35% tra i 25 e i 28 anni ; solamente il 5% ha più di 28 anni. A queste vanno aggiunte numerose ragazze minorenni che sono state tolte dalla strada attraverso il lavoro delle forze dell’ordine e del Servizio sociale. Dal 2000 la Comunità è convenzionata con il Comune di Bologna per la realizzazione del progetto regionale “ Oltre la Strada ” per la fuoriuscita, l’accoglienza e la messa in protezione delle donne vittime di tratta.
«Non esiste una violenza di serie A o di serie B. La violenza che subiscono le donne che si prostituiscono è violenza di genere. E' importante dirlo ora che abbiamo appena ricordato la giornata internazionale contro la violenza alle donne», ha commentato Susanna Zaccaria , assessora alle pari opportunità del comune di Bologna.
«Se ai giovani viene spiegato quello che si cela dietro la prostituzione, cambiano atteggiamento. Non solo, ma diventano protagonisti del cambiamento», ha dichiarato Giorgio Malaspina , referente nazionale della campagna.
«Ho appena depositato al Senato una proposta di legge per la proibizione della prostituzione. Per questa ragione sono stata fatta oggetto di irrisione», è stata la denuncia dell’On. Francesca Puglisi, intervenuta nel dibattito.
Don Mario Zacchini ha portato il saluto di Mons. Matteo Maria Zuppi; domani sera l'Arcivescovo sarà presente a Borgo Panigale al momento di commemorazione di Cristina, vittima di tratta uccisa nel 2009.
La Comunità Papa Giovanni XXIII da 27 anni lotta al fianco delle donne in schiavitù. Sostiene l’adozione di una legge ispirata al “modello nordico”, adottato anche in Francia, che applica sanzioni ai clienti e che riconosce come vittime le persone che si prostituiscono. Possono aderire alla campagna cittadini, associazioni ed istituzioni. Per approfondire: www.questoeilmiocorpo.org
Scarica le foto