Sonia aveva 16 anni quando ha lasciato la sua terra, la sua famiglia, la scuola. Pensando di trovare una vita migliore al di fuori della Nigeria, sostenere la sua famiglia che non aveva il necessario per vivere e sua sorella negli studi, è stata inglobata nel flusso dei profughi fino alla Libia e qui adescata per essere una delle tante prostitute minorenni ridotte in schiavitù nei bordelli libici. Dopo essere stata violentata e torturata per tre mesi, il suo percorso di tratta è continuato sui barconi verso le coste italiane fino alla destinazione finale: la prostituzione sulle strade di una metropoli italiana. Altri 5 mesi di violenze. Finché ha visto una luce in fondo al tunnel dell'orrore incontrando gli operatori della Comunità Papa Giovanni XXIII.
MIGLIAIA DI MINORENNI DESTINATE ALLO SFRUTTAMENTO SESSUALE
Secondo i dati 2016 di Save the Children sono tante le adolescenti che come Sonia sognano con ansia una via d'uscita. Soprattutto da Nigeria, Ghana e Costa d'Avorio. «Il numero delle minori e giovani donne nigeriane arrivate in Italia potenzialmente ad alto rischio di sfruttamento - denuncia il Report di Save the Children - è in continuo aumento». Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale dell’Immigrazione e delle Polizia delle Frontiere nei primi sei mesi del 2016 aveva infatti registrato 3.529 donne di nazionalità nigeriana sbarcate sulle coste italiane e 814 minori non accompagnati con una significativa presenza di ragazze adolescenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni e un aumento del numero di bambine di 13 anni. Secondo il Rapporto dell'Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) sulle vittime di tratta nell’ambito dei flussi migratori nell’anno 2014-2015, «questo dato riflette un trend in aumento che ha visto un incremento del 300% degli arrivi di ragazze nigeriane nel nostro Paese tra il 2014 e il 2015».
IN PREGHIERA PER LE VITTIME DI TRATTA
L’8 febbraio sarà l'occasione per ricordare ognuna di loro in occasione della ricorrenza di Santa Bakhita, schiava sudanese di 7 anni, venduta ad un commerciante veneziano. Liberata e convertita al cristianesimo, divenne suora canossiana e infine santa. Da tre anni infatti, in questa data, la Chiesa celebra la Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani promossa da Talitha Kum, la rete internazionale che riunisce tutte le religiose e i religiosi del mondo impegnati contro la tratta, in sinergia con numerose organizzazioni internazionali. Le Nazioni Unite stimano che nel mondo ogni anno siano 1.200.000 i bambini trafficati e sfruttati. Per questo il titolo scelto per la Giornata contro la tratta 2017 è Sono bambini! Non schiavi.
FERMIAMO LA DOMANDA PER FERMARE GLI SFRUTTATORI
La Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha fatto proprio il dramma della tratta di minori a scopo di sfruttamento sessuale, promuoverà in diverse diocesi d’Italia con i rispettivi vescovi fiaccolate cittadine e veglie di preghiera. Un’occasione per ricordare che occorre fermare la domanda di prestazioni sessuali per fermare il traffico di esseri umani, come emerge dalla Campagna Questo è il mio corpo lanciata nel luglio 2016 presso la Camera dei Deputati e nuovamente promossa lo scorso 19 gennaio a Roma in occasione del convegno Contro la schiavitù della prostituzione.
SAVE THE DATE!
Di seguito gli eventi attualmente previsti.
Ulteriori informazioni sul sito www.questoeilmiocorpo.org.