Bambini che nascono e crescono sui binari di una ferrovia. Che diventano adulti consumando droga. Vivono riciclando immondizia per strada. I commercianti di riufiuti mettono a loro disposizione una baracca, dove stanno tutti insieme, e un misero pasto. Ma la quantità giornaliera di rifiuti che riescono a recuperare non è sufficiente a coprire "vitto e alloggio". Per cui ogni giorno si indebitano un po' di più... Questa è una storia quotidiana di Dhaka, in Banghladesh. Non si sa quanti siano i bimbi di strada in Banghadesh. Alcune stime parlano di oltre 2 milioni. Le maggiori Ong internazionali lavorano da anni per cercare di trovare una soluzione a un problema che si aggrava sempre più. Il Bangladesh è uno dei Paesi più poveri al mondo, con il 41% dei suoi 140 milioni di abitanti che vive con meno di un dollaro al giorno. L'84% sopravvive con meno di due dollari al giorno. Bambini e bambine sono le principali vittime. Quasi metà della popolazione è formata da minori. 120.000 neonati (meno di un mese!) muoiono ogni anno nel paese (14 ogni ora). Ufficialmente ci sono 7,5 milioni di bambini tra i 5 e i 15 anni che lavorano nell'economia sommersa, anche se la cifra reale sembra sia più del doppio. Questi bambini contribuiscono al 20 - 30% del reddito delle loro famiglie. Abbiamo voluto raccontare la sotria di uno solo di loro, attraverso la voce del misisonario italiano che ha scelto di vivere a fianco di questi invisibili. Per ulteriori informazioni su Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII visita il sito https://www.apg23.org/ Per vedere gli altri video della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII vai sul canale http://www.youtube.com/user/audiovisiviAPG23