Domenica 4 febbraio 2024, il Centro di Aiuto alla Vita "Santa Gianna Beretta Molla" di Castiglione del Lago (PG) ha vissuto la 46a Giornata Nazionale per la Vita, indetta dalla CEI con il tema: La forza della vita ci sorprende.
Seguendo l'invito di San Giovanni Paolo II enunciato nel 1995 attraverso l'Enciclica Evangelium Vitae, che auspicava la preparazione e la celebrazione della giornata con la partecipazione attiva di tutte le componenti della Chiesa locale, l'evento ha visto la presenza di alcuni testimoni appartenenti alla Comunità Papa Giovanni XXIII, Neocatecumenale e Magnificat.
L'incontro è iniziato con la recita del Santo Rosario, seguito dall'apertura della tavola rotonda condotta da Daria Vernile, animatrice generale dell'ambito maternità e vita della Papa Giovanni.
Quest’ultima, introducendo il tema della giornata ha posto l’attenzione sull’importanza di accogliere sempre più il valore della vita attraverso uno sguardo di stupore e di meraviglia dal concepimento al tramonto naturale; si è soffermata poi sul valore della proposta promossa dalla Rete per la Giornata della Vita Nascente (nata nel 2019 su ispirazione di don Oreste Benzi e Carlo Casini che riunisce 46 associazioni pro life) che si prefigge di istituire in Italia il riconoscimento della Giornata Nazionale della Vita Nascente nella data del 25 marzo.
La giornata è proseguita con la testimonianza di Miriam Granito, mamma di famiglia aperta della Papa Giovanni e operatrice del numero verde, che risponde alle chiamate di mamme e ragazze (anche minorenni) che vivono situazioni di difficoltà legate alla gravidanza. Nel suo intervento è emersa la sua grande disponibilità ad accogliere le telefonate che arrivano durante l'intera giornata e la constatazione di come negli ultimi anni siano diminuite a causa dell'aborto farmacologico, che purtroppo porta la donna in difficoltà ad essere abbandonata a sé stessa e al suo dramma.
A Miriam è seguita la testimonianza della famiglia Bezzi (appartenente al Cammino Neocatecumenale), che ha trasmesso l'apertura alla vita grazie ai loro sette figli, rappresentanti l'affidamento a Dio e il sentirsi amati da Lui.
Il terzo testimone della giornata è stato il Colonnello dell'Aeronautica Militare Marco Angori, che ha raccontato l'esperienza vissuta con la sua famiglia quando è stato convocato da Papa Francesco a Santa Marta per esporre la missione umanitaria e sanitaria svolta dall'aeronautica militare nel trasporto di bambini gravi presso ospedali attrezzati.
È stato poi il turno di Luca Russo della Papa Giovanni e papà della casa famiglia "Fuori le mura" di Palazzo di Assisi, che ha sottolineato come spesso siamo portati a considerare le persone con il nome delle loro malattie anziché come individui con sogni e desideri. Dalla sua esperienza di vita, la sua famiglia ha sempre accolto "figli", rigenerandoli nell'amore grazie allo sforzo costante di "adoperare il centimetro" per fare spazio in più e rendere possibile l'accoglienza.
Infine è intervenuta Lucia della Comunità Magnificat e mamma affidataria, che ha testimoniato l'esperienza e la decisione di coppia di aver accolto su proposta dell'assistente sociale due bambine (sorelle) in affido, grazie all'aiuto di una rete di famiglie disponibili ad aiutarli a portare avanti questo progetto di accoglienza.
La giornata si è conclusa con l'auspicio di diffondere sempre di più il valore della vita attraverso la creazione di iniziative volte a favorire una cultura che conduca al riconoscimento della sacralità della vita come bene comune e patrimonio inestimabile dell'umanità.