L’8x1000 alla Chiesa Cattolica. Ma non solo. Ogni anno, infatti, la Conferenza Episcopale Italiana trasferisce alle Diocesi una quota dei fondi ricevuti grazie alle attribuzioni 8x1000 raccolte tra i contribuenti italiani, con l’intento di identificare realtà, progetti e enti nel proprio territorio meritevoli di ricevere una quota in sostegno delle proprie attività.
Tra le realtà che nelle varie Diocesi italiane hanno ricevuto queste donazioni c’è anche la Comunità Papa Giovanni XXIII. Un contributo fondamentale e di cui siamo grati, perché ci permette di perseguire la nostra missione e vocazione: essere famiglia di chi una famiglia non ce l’ha più, non l’ha mai avuta o ha bisogno di averne una in grado davvero di prendersi cura di lui.
Nel corso del 2020 abbiamo presentato richieste di contributo alle Diocesi italiane, quelle in cui siamo presenti e incardinati con nostre realtà di accoglienza: famiglie aperte, Case Famiglia, Centri di Accoglienza, Comunità Terapeutiche, Capanne di Betlemme, Mense per i poveri dove accogliamo e condividiamo la nostra vita con bambini e adulti in difficoltà, persone con disabilità, vittime di tratta, anziani soli, ex detenuti, persone che hanno bisogno di un punto di partenza dal quale ripartire, di trovare una famiglia che li ami davvero.
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Le richieste sono partite dalle necessità quotidiane o straordinarie di queste realtà, diffuse in tutta Italia. Sono stati 23 i progetti finanziati con i contributi CEI 8x1000, da parte di altrettante Diocesi che ci hanno offerto quell’aiuto essenziale per noi e per le persone a cui cerchiamo di cambiare la vita.
C’è chi, come la Diocesi di Teramo, ha sostenuto le nostre Case Famiglia, in particolare le attività della Casa Famiglia "Manuela" di Campli impegnata nell’accoglienza ai bisognosi da oltre vent’anni, sempre in sinergia con il territorio; o chi, come la Diocesi di Imola, ha sostenuto le spese ordinarie della Casa di Accoglienza di "Montericco" per uomini adulti in stato di bisogno, le spese di manutenzione della Casa di Accoglienza "San Clemente" del Poggiolo per aiutare donne e uomini in difficoltà, e attività di pronta accoglienza a seguito dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Ricordiamo anche la Diocesi di Macerata che ha concesso un contributo per sostenere il “vivere quotidiano” delle persone accolte nelle nostre 4 Case Famiglia in Diocesi (“Giada” e “Nostra Signora della Pace” a Tolentino, “Santa Maria del Cammino” a Montecassiano e “Il chicco di grano” a Cingoli) e le altre realtà del territorio; o la Diocesi di Torino, che ha sostenuto le realtà di accoglienza del territorio dove sono accolte circa 150 persone in grave emarginazione e povertà; la Diocesi di Saluzzo, dove siamo presenti con 11 Case Famiglia e con la Coop. Sociale “Il Ramo” per l’inserimento lavorativo di persone emarginate o con disabilità; la Diocesi di Cagliari, attivatasi a sostegno della Casa Famiglia “Madonna della Tenerezza”, e la Diocesi di Massa Carrara che ha sostenuto le spese mediche o di vita rispettivamente della Casa Famiglia S.Maria dell'Annunciazione di Pontremoli e della Casa Famiglia San Francesco di Mulazzo.
Ne citiamo solo alcune, ma per un quadro completo delle Diocesi che regione per regione ci hanno sostenuto, abbiamo realizzato una scheda dettagliata per conoscerle tutte. È anche un modo per rendicontare in modo chiaro e trasparente i fondi ripartiti dell’8x1000 che ciascuna ha erogato a nostro beneficio e il progetto sostenuto.