Comunità Papa Giovanni XXIII premiata assieme alla campionessa olimpica Federica Pellegrini, all’imprenditore del settore dolciario Egidio Dal Colle e all’attrice Valentina Bellè. È successo mercoledì 7 febbraio a Verona durante la “Premiazione della Fedeltà al Lavoro, del Progresso Economico e del Lavoro Veronese” che si è tenuta presso l’auditorium del nuovo centro congressi della Camera di Commercio, gremito di imprenditori e rappresentanti delle istituzioni.
La cerimonia, giunta alla 40a edizione, premia «lavoratori, imprenditori, ma anche persone e associazioni che contribuiscono a valorizzare l’immagine della nostra città in Italia e all’estero anche in campi diversi da quello economico».
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Alla Comunità fondata da don Benzi è andato il Premio per il sociale «per aver contribuito – si legge nelle motivazioni – alla valorizzazione dell’immagine di Verona grazie all’attività svolta in campo sociale, a fianco dei poveri e degli emarginati, con i preziosi strumenti della “Casa Famiglia”, luogo di accoglienza e di condivisione di vita autentica, della Cooperativa Sociale “Il Calabrone”, esempio di realtà imprenditoriale solidale, e con le altre numerose attività a tutela dei più piccoli e dei giovani».
Il riconoscimento – una pergamena e un’opera artistica in pietra – è stato consegnato dal presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello, dopo la proiezione di un breve video sulle attività dell’associazione.
Sul palco sono saliti, oltre a Ugo Ceron, responsabile della Comunità per la zona Veneto Ovest, Marcellino Dallachiusa e Donata Padoanello, con i loro numerosi figli naturali ed accolti, in rappresentanza di tutte le case famiglia, e Arciso Peretto e Paolo Merlin, presidente e vicepresidente della cooperativa sociale Il Calabrone, accompagnati da due delle lavoratrici inserite.
«Questo riconoscimento – ha detto Ceron – testimonia il grande dono che noi stessi abbiamo ricevuto, di incarnare la vita in Gesù nella condivisione con le persone che si trovano in condizioni di bisogno e disagio. Da questa condivisione sono nate le case famiglia dove queste persone trovano un papà e una mamma che vivono con loro 24 ore su 24. La cooperativa il Calabrone, attraverso la collaborazione con altre aziende del territorio, fa sì che queste persone possano diventare da oggetto di assistenza a soggetti di lavoro e inclusione sociale».