Anche quest’anno, nella calda estate della riviera romagnola, il 19 agosto si è celebrata la consueta Santa Messa in memoria della Serva di Dio Sandra Sabattini nell’anniversario della sua nascita (quest’anno avrebbe compiuto 55 anni). La Messa è stata celebrata da don Roberto Battaglia, che ha scoperto Sandra attraverso le pagine del sul Diario, e che durante l’omelia ha detto: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti (Mt 22, 37-40). Ho ritrovato questa stessa radicalità ed essenzialità in una frase di Sandra che mi sta facendo molta compagnia in questi giorni: “Ora si tratta di una cosa sola: scegliere. Ma cosa? Dire: sì Signore scelgo i più poveri; ora è troppo facile, non serve a niente se poi quando esco è tutto come prima. No, dico: scelgo te e basta” (Diario di Sandra, 26.02.78, 44). “Scelgo te e basta”! In questa affermazione – che è più di un intento, si tratta piuttosto di un riconoscimento in cui è evidente che Cristo l’aveva già presa per farla tutta sua – pronunciata quando non aveva neppure 17 anni, c’è tutto: il cuore dell’essere cristiani, dell’esperienza stessa di Sandra e dell’eredità che, anche in questa Santa Messa, mendichiamo di accogliere».
Solo pochi mesi fa don Roberto è stato nominato parroco a S. Girolamo, proprio sul lungomare di Rimini, nella parrocchia che è stata quella in cui Sandra visse la sua esperienza cristiana. «Quando sono stato nominato parroco di San Girolamo» racconta don Roberto, «ho subito avvertito l’esigenza di contattare il responsabile riminese dell’Associazione Papa Giovanni XXIII per mettermi a disposizione circa ogni iniziativa per valorizzare e far conoscere l’esperienza di Sandra».
Questa ragazza, morta dopo essere stata investita il 2 maggio 1984, fin da subito è stata un segno luminoso per tanti: immersa in una relazione limpida e intensa con Dio, viveva ogni istante con profonda gioia, gustando tutto l'universo e scoprendone ogni bellezza insieme a Lui.
Ora, dopo la chiusura della fase diocesana avvenuta nel 2008, la causa di canonizzazione è in esame a Roma. Don Benzi, che aveva conosciuto bene Sandra, aveva intuito da subito la sua profondità spirituale e continuò ad insistere affinché gli scritti raccolti nel Diario (l’ultima edizione è stata pubblicata da poco) venissero diffusi il più possibile. Alla Congregazione dei Santi da tempo è al vaglio una documentazione medica su una presunta guarigione, che si è verificata nel 2007, ritenuta straordinaria, attribuita all'intercessione di questa ragazza che è diventata grande facendosi piccola e semplice ma determinata a vivere in Gesù (qui trovi la Preghiera di intercessione). Sandra non contemplava la mediocrità. Era una folle di Dio che guardava il mondo dalla sua prospettiva, capace di scrivere nel suo Diario: «Oggi c'è l'inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi».
Per leggere l'omelia di Don Roberto Battaglia: clicca qui.
Pagina Facebook degli Amici di Sandra
Nella foto di Riccardo Ghinelli le amiche di Sandra insieme a don Roberto Battaglia