Spingere carrozzine fino in cima alle montagne o trascorrere del tempo con un ragazzo con fragilità, per scoprire che i limiti – di ciascuno di noi – si possono superare. Sono i Campi di Condivisione, le proposte di campi estivi per i giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII, vere e proprie vacanze da vivere insieme a ragazzi con disabilità fisica o psichica, pronti a far nascere legami e amicizie, nell’idea che si è dono l’uno per l’altro.
Quest’estate i campi previsti in Italia sono 3.
C’è quello che si terrà dal 14 al 18 luglio a Canazei, in Trentino Alto Adige, presso l’Albergo “Madonna delle Vette”, luogo simbolico per la Comunità, voluto da don Oreste Benzi più di 50 anni fa (info e prenotazioni: Claudia, 328 317 6313, giovani@apg23.org).
Poi il Campo di Condivisione che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 24 luglio, dove la Comunità ha una casa di accoglienza per minori non accompagnati. Per questo ci sono 20 posti disponibili ma solo per giovani dai 17 anni in su (339 807 645, giovannifortugno@apg23.org).
Ad agosto, invece, dal 19 al 25, si parte per Lignano Sabbiadoro, per vivere una vacanza con ragazzi con disabilità. I posti disponibili qui sono 15 e solo per giovani a partire dai 17 anni. Info e prenotazioni: 340 486 4480 (Andrea); 338 502 0293 (Barbara); 329 280 8327 (Daniele).
Esperienze ai margini sono quelle, invece, dei Campi Fuori le Mura, che fanno partire per le “periferie esistenziali”, tra i bambini degli orfanotrofi di Bucarest così come tra i bambini dei quartieri più disagiati delle nostre città, vivendo fuori dalle sicurezze, con chi è escluso, dimenticato povero, per aprire una breccia nei pregiudizi e tornare a casa profondamente cambiati.
I primi giovani sono già partiti per lo Zambia, dove la Comunità ha una presenza di missione dal 1985.
Dal 20 al 24 giugno si tiene quello in Grecia, dove la Comunità ha una presenza ad Atene, con una casa famiglia, una casa di accoglienza per senza dimora, ed è attiva anche sul fronte dell’aiuto ai migranti che arrivano nel paese.
Ai primi di luglio si può partire per l’Albania, dal 18 al 22 per la Croazia, e dal 15 al 28 per la Romania. Infine, dal 16 al 26 agosto a Palermo e Trapani, perché l’emarginazione parla anche italiano.
“Siamo molto affezionati a questi campi, perché è con questa proposta che don Oreste Benzi strinse attorno a sé il primo nucleo di giovani che poi, con lui, diede vita alla Comunità Papa Giovanni XXIII”, spiega Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità. “Erano gli anni Sessanta, niente di ciò che oggi diamo per scontato lo era allora. Le persone con disabilità spesso vivevano chiuse, in casa o in istituti, e don Oreste voleva per loro delle vacanze, mostrare loro la bellezza del mondo e della natura, e che ad accompagnarli fossero dei loro coetanei, con cui creare relazioni di amicizia, e per cui questa esperienza diventava una scelta dirompente, attenta agli altri, al passo di chi resta indietro.”
Vieni&Vivi, invece, è la proposta per conoscere la Comunità Papa Giovanni XXIII magari proprio vicino casa, o a pochi chilometri, avendo la possibilità di entrare nelle case di accoglienza, viverle per qualche giorno come se si fosse parte della famiglia, sperimentare la condivisione e l’incontro col Signore attraverso i poveri.