Rimini, 21 marzo 2020 - E' stato aperto oggi il primo albergo in Italia per far fronte all'emergenza Coronavirus. La struttura, di proprietà della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, ha iniziato infatti ad accogliere i malati che hanno superato la fase più acuta e che, per ragioni di prudenza, non possono tornare a casa, sia le persone in isolamento che non hanno la possibilità di mantenere effettive distanze in casa dai familiari conviventi ed anche coloro che risultano positivi al coronavirus ma che si trovano lontani dalla loro residenza.
Si tratta di un modello sperimentale, previsto nel recente decreto "Cura Italia" e che adesso veda la luce per la prima volta dopo aver seguito un attento protocollo messo a punto dall'ASL, dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la Protezione Civile e la supervisione della Prefettura, allo scopo di alleggerire il carico degli ospedali della provincia di Rimini, tra le più colpite dall'emergenza Covid19.
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«È un modello che mi auguro possa essere replicato in altre parti d'Italia. È il tempo della responsabilità. Quando la Prefettura ci ha contattato abbiamo offerto immediatamente la nostra collaborazione alle Autorità, dando la disponibilità ad accogliere fino a 50 persone per volta», spiega Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Papa Giovanni XXIII, la Comunità che continua ad accogliere migliaia di persone fragili nelle 201 case famiglia in tutta Italia.
L'albergo della Papa Giovanni, l'Hotel Royal di Cattolica, ogni anno ospita i ragazzi e le famiglie per le vacanze. Ora la struttura è stata riconvertita in un ospedale da campo anti-Coronavirus. Le procedure di sicurezza sono state messe a punto con estrema precisione per garantire gli operatori della Papa Giovanni che si occuperanno di gestire i nuovi ospiti, che alloggeranno da soli in una camera con bagno e non avranno contatti diretti con gli operatori. Gli ambienti saranno igienizzati ed i materiali sanificati seguendo le stesse procedure previste per un ospedale.