La Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (CARISBO) ha finanziato, per l’anno 2020, il progetto #iorestoacasaconte, sostenendo con un contributo di 15.000€ le attività della “Capanna di Betlemme” di Castelmaggiore (BO), presidio socio-assistenziale gestito dalla Comunità Papa Giovanni XXIII per persone in stato di estrema povertà e senza dimora.
L’idea di questo progetto è nata all’inizio del periodo di lockdown che ha colpito il Paese agli inizi di marzo 2020 e dall’esigenza di potenziare l’ordinaria attività di accoglienza della struttura, da sempre solo a carattere emergenziale, rendendola di fatto residenziale.
Grazie a questo intervento è stato possibile realizzare progetti personalizzati di reinserimento sociale per tutti coloro che si trovano senza una casa in un periodo di crisi sanitaria e sociale senza precedenti. Il progetto #iorestoacasaconte si è posto quindi come prima risposta al periodo di emergenza causato dal Covid-19 che ha imposto l’isolamento sociale a tutti, colpendo maggiormente tutti coloro che si trovavano già ai margini della società ovvero in situazioni di emarginazione e gravi difficoltà economiche.
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Per rispondere a questa urgenza l'associazione di Don Benzi ha dunque accolto tantissime persone in situazioni di estrema necessità creando così all’interno della Capanna di Betlemme quanto di più simile ad una famiglia vera e propria. Il rapporto tra volontari, operatori e utenti, alcuni dei quali già frequentatori abituali o saltuari della casa, si è consolidato al punto di permettere la creazione di relazioni di fiducia e stima i cui effetti sono ad oggi evidenti e tangibili. Infatti, la continuità e la residenzialità si sono dimostrati essere fattori fondamentali nella progettazione e realizzazione di percorsi di reinserimento sociale o riavvicinamento famigliare, molti dei quali non sarebbero stati possibili in un regime ordinario di accoglienza notturna.
Ad oggi la Capanna di Betlemme ha mantenuto in parte il carattere residenziale, prevedendo comunque dei posti letto per le emergenze, il tutto nel rispetto delle normative ai fini della prevenzione del contagio da Covid-19. Sono state riprese le attività di unità di strada, due volte a settimana, durante le quali si intercettano nuovi bisogni e nuove povertà a cui rispondere quotidianamente.
Resta ad ogni modo chiaro che, alla luce dei risultati raggiunti, tale progetto ha offerto nuove prospettive e nuovi obiettivi per cui si manterrà il carattere residenziale della Capanna di Betlemme, cercando di strutturare ancora di più la proposta già sperimentata all’interno del progetto #iorestoacasaconte.