Don Girolamo Flamigni (a destra nella foto), conosciuto anche come Don Mino, classe '32, era originario di Predappio in provincia di Forlì. Ha conosciuto don Oreste Benzi all’inizio degli anni sessanta. «Avevo sentito parlare di lui — ha raccontato nel 2009 in un'intervista al mensile Sempre — quando ero rettore del Seminario di Bertinoro –. L'avevo chiamato per tenere gli esercizi spirituali ai ragazzini delle scuole medie. Mi aveva colpito come Don Benzi riusciva a catturare la loro attenzione, a suscitare il loro entusiasmo. Colsi già in quel primo incontro quella sua caratteristica particolare per cui, pur parlando a tutti, sembrava rivolgersi a ciascuno a tu per tu».
Fu lo stesso Don Oreste a chiedergli di essere il suo confessore. «Una volta, per non mancare alla confessione, tornò dalla Tanzania e ripartì la sera stessa per lo Zambia»!, ha raccontato Don Mino al mensile Sempre.
«Oggi so come faccio ad amare il mio Dio: gli do la mia vita», è l'invito rivolto ai fedeli da Don Mino in questa sua meditazione che è stata registrata durante una 3 giorni di spiritualità.
Nella notte fra il 23 e il 24 gennaio 2018 Don Mino si è riunito in cielo a Don Oreste Benzi (leggi l'articolo su ForliToday). Lo stesso Don Mino, diventato parroco nella Parrocchia di San Paolo a Forlì (per i suoi 60 anni di sacerdozio nel 2015 la chiesa era gremita), è riuscito a parlare al cuore dei suoi fedeli, come dimostrano le centinaia di messaggi che sin da subito sono iniziati a diffondersi via WhatsApp e sulla rete.
La messa esequiale sarà presieduta da Mons. Lino Pizzi venerdì 26 gennaio alle ore 15 nella Cattedrale di Forlì; partenza alle ore 14.30 dalla Parrocchia di San Paolo.
Giovani Paolo Ramonda, che oggi è il Presidente della Papa Giovanni XXIII, ha conosciuto don Mino quasi per caso, durante un incontro di preghiera a Fossano, in provincia di Cuneo. È stato proprio Don Girolamo a parlargli per la prima volta di Don Oreste Benzi e a fargli incontrare la Comunità: «Il suo sorriso umile e sincero ci ha accompagnato sempre in questi 50 anni di Comunità Papa Giovanni XXIII. Da parte mia va a Don Girolamo un grazie particolare, perché devo a lui l'incontro con la Comunità Papa Giovanni XXIII. Sacerdote, confessore di don Oreste, era un innamorato di Dio e amico dei poveri: Don Mino ha insegnato a noi tutti il valore della preghiera e dell’importanza della Parola di Dio. Oggi abbiamo un santo in più in Paradiso; don Mino intercede per noi, per la Chiesa e per il bene dell’umanità».
Racconta Marinella Mussolini: «Negli ultimi due anni pian pianino l’abbiamo accompagnato, con un gruppo della parrocchia e di varie associazioni. E ci siamo turnati giorno e notte in questo ultimo periodo per non lasciarlo mai da solo».
Marinella collabora con la segreteria della Comunità Papa Giovanni XXIII per la Romagna. Ha assistito don Girolamo in una struttura della cooperativa Paolo Babini, che Don Mino aveva fondato: «Si è spento in una casa famiglia intestata a Don Amedeo Pasini, un prete che è cresciuto insieme a lui, morto qualche anno fa. Insieme avevano costruito la parrocchia di San Paolo, e insieme ci hanno aiutato come Comunità Papa Giovanni XXIII ad aprire la comunità terapeutica di Fornò per persone affette da dipendenze. Entrambi si sono spesi tanto per i poveri».
«È rimasto lucido fino all’ultimo — aggiunge —, distribuendo grandi sorrisi quando non riusciva più a parlare. Era sereno, desiderava moltissimo arrivare lassù. È sempre stato generoso anche nella malattia, a 85 anni è sempre rimasto raggiante».