Perché hai scelto di fare la volontaria proprio per APG23?
Conoscevo da molti anni la Comunità e tante persone che la animano. La condivisione diretta di vita, l’accoglienza verso tutti, verso gli “ultimi” senza mai cadere nel pietismo e nell’assistenzialismo fine a se stesso, la valorizzazione delle capacità di tutti gli essere umani ed in particolare proprio delle abilità delle persone con disabilità… sono valori e princìpi che mi hanno sempre colpita e che rendono l’APG23 una realtà unica e speciale. Proprio la sua unicità, mi ha spinta a scrivere quest’anno la mia tesi di laurea in Scienze dell’Educazione sul modello della Casa Famiglia APG23 e sull’efficacia terapeutica della multiutenza.
Avevi fatto altre esperienze di volontariato prima di Aggiungi un Pasto a Tavola?
Tra le tante esperienze che ricordo, ho assistito anziani con patologie psichiche e fisiche presso la “Casa della Carità” di Borgo Panigale, ho partecipato al servizio di strada di una piccola organizzazione chiamata l’ ”Albero di Cirene”, ho svolto attività educative per molti anni con i ragazzini della mia parrocchia.
Cosa significa per te la parola “volontariato”?
Regalare a un’altra persona non solo il proprio tempo ma anche le proprie capacità, competenze, cuore ed entusiasmo.
Che cosa ti ha spinta a partecipare come volontaria all’evento Aggiungi Un Pasto a Tavola 2014?
E’ stato il bisogno di dare continuità all'esperienza che ho vissuto in Tanzania, di portare un po' di Africa nella mia quotidianità, di essere in qualche modo ancora legata alla realtà che ho vissuto, testimoniandola in prima persona agli altri. Ho fatto la volontaria per alcuni mesi a Iringa in una Casa Famiglia che accoglieva soprattutto bambine e ragazzine con disabilità o AIDS. Spero di aver fatto nel mio piccolo qualcosa di utile anche per le persone che ho conosciuto e ho incontrato in missione laggiù e per quelle che verranno. E’ stato un modo per ricambiare il grandissimo dono che loro mi hanno fatto condividendo la loro quotidianità con me.
Che cosa ti ha lasciato Aggiungi Un Pasto a Tavola?
I ricordi belli che mi porto dietro: l'entusiasmo e la volontà di fare “per e con gli altri” condiviso insieme ad altri giovani che stavano vivendo la stessa esperienza. Non scorderò mai la compagnia e la presenza di alcuni membri della Comunità APG23 come Paola e la sua bimba Sara della Casa di Fraternità di Bologna.
Ci sono stati invece momenti… da “dimenticare”?
Di ricordi brutti non ne ho. Mi resta soltanto magari il dispiacere di non essere riuscita a spiegare bene alla gente, specie ai passanti frettolosi, l’importanza del grande progetto di sostegno nutrizionale che sta alla base dell’evento Aggiungi un Pasto a Tavola.
Ti piacerebbe dire qualcosa alle persone che quest’anno magari vorrebbero partecipare all’evento come volontari?
Come farò io anche quest’anno, dico assolutamente alle persone interessate di buttarsi senza paura in quest’esperienza bellissima e di trasmettere con gioia ciò per cui si è lì.
Il 26-27 settembre, vieni anche tu in piazza con noi, dai ci stai?