La Comunità Papa Giovanni XXIII esprime la sua piena adesione alla campagna "Europa di pace per tutti i popoli", promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo, Europe for Peace e altre. In un momento in cui il continente europeo è chiamato a riflettere sul proprio ruolo nella promozione della pace e della giustizia, la Comunità ribadisce la necessità di una risposta politica che privilegi il dialogo e la cooperazione, piuttosto che l'uso della forza.
La campagna si oppone con fermezza all'aumento delle spese militari e alla creazione di un complesso militare-industriale europeo, sottolineando che la vera sicurezza non può derivare dalla corsa agli armamenti, ma deve essere costruita attraverso relazioni pacifiche e giuste tra i popoli.
«Se il nostro obiettivo è la pace, non è possibile considerare la guerra lo strumento adeguato per raggiungerla, la guerra non ha mai portato a una soluzione veramente pacifica dei conflitti», afferma Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.
In questo contesto, la Comunità Papa Giovanni XXIII sostiene le seguenti proposte concrete per una difesa alternativa:
1. Istituzione del Dipartimento per la Difesa Civile Non Armata e Non Violenta: Una proposta di legge di iniziativa popolare che giace in Parlamento da quasi dieci anni, per promuovere una cultura di pace e nonviolenza.
2. Creazione del Ministero della Pace: In linea con l'obiettivo numero 16 dell'Agenda 2030, per organizzare e proteggere la pace in modo sistematico e quotidiano.
3. Potenziare i Corpi Civili di Pace: Sostenere e ampliare le attività dei corpi civili di pace, che difendono i diritti umani delle vittime dei conflitti, anziché smantellarli.
4. Rafforzare il modello sociale Europeo: Investire nelle politiche sociali e nella cooperazione, per garantire diritti e tutele a tutti, riducendo le disuguaglianze e promuovendo la giustizia sociale.
5. Promuovere una Politica commerciale coerente: Sostenere politiche commerciali che favoriscano la pace e la sicurezza condivisa, riducendo il divario tra paesi ricchi e poveri.
La Comunità si unisce all'appello per una nuova Europa, capace di affrontare le sfide attuali con un approccio che metta al centro la dignità umana e il rispetto dei diritti fondamentali. Gli organizzatori invitano ad esporre simbolicamente la bandiera della pace e a sostenere iniziative che promuovano una cultura di pace e nonviolenza.
Continua Fadda: «È urgente investire in politiche di pace basate su strumenti nonviolenti che disinneschino i conflitti e che promuovano sicurezza condivisa e cooperazione. Crediamo fortemente in un'Europa che si faccia portavoce della pace e investa in programmi di solidarietà e sviluppo, non nel riarmo. Riteniamo l’Europa capace di garantire il diritto di autodeterminazione dei popoli come riconosciuto dalle Nazioni Unite, è venuto il tempo di attuare queste scelte».