La Comunità Papa Giovanni XXIII, presente in 44 paesi del mondo al fianco delle diverse confessioni cristiane e delle principali tradizioni religiose, aderisce con forza alla richiesta di Papa Francesco di pregare in unità, come un'unica grande fratellanza umana che si rivolge al proprio Creatore. Il 14 maggio con iniziative di digiuno e preghiera i popoli chiedono insieme la liberazione dalla piaga dell'epidemia del Covid-19 e dalla recessione economica. Un'occasione per rinnovare l'impegno dei credenti nella costruzione di un mondo di pace e di fratellanza, che possa concorrere alla realizzazione del Regno di Dio sulla Terra nel rispetto dell'uomo e del creato.
Così Papa Francesco, il 3 maggio scorso: «Poiché la preghiera è un valore universale, ho accolto la proposta dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana affinché il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus. Ricordatevi: il 14 maggio, tutti i credenti insieme, credenti di diverse tradizioni, per pregare, digiunare e fare opere di carità».