Due mani riunite a forma di cuore. Questo è il segno scelto che è stato scelto nel 2015 per celebrare la prima giornata di sostegno alle vittime del traffico degli esseri umani; per il 2017 l'invito a fotografare il proprio cuore e a condividerlo è rimasto valido, per far conoscere al maggior numero di persone possibile l'atrocità di un fenomeno oggi attivo più che mai. Si parla di 21 milioni di vittime di tratta nel mondo: persone che vengono rapite e vendute per lavoro nero, per la prostituzione, per guadagnare sulle speranze dei migranti in fuga o per traffico di organi.
Il 30 luglio di ogni anno è stato scelto dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, su proposta in particolare dall'Ufficio per contro il crimine e la droga, per sensibilizzare l'opinione pubblica e sostenere le legislazioni degli stati che vanno nella direzione di arginare il fenomeno.
E anche nel 2018 #IGiveHope e #EndHumanTrafficking saranno gli hashtag che verranno utilizzati per rilanciare la campagna; ecco un video-tweet con cui il Parlamento Europeo ha lanciato la giornata contro la tratta quest'anno.
Anche Papa Francesco è intervenuto per denunciare il fenomeno della tratta, con queste parole pronunciate dopo la recita dell’Angelus, il 30 luglio 2017: «Sembra che ci siamo così abituati, da considerare la tratta una cosa normale. Desidero richiamare l’impegno di tutti affinché questa piaga aberrante, forma di schiavitù moderna, sia adeguatamente contrastata».
La tratta delle prostitute in Italia - il libro
Come l'Italia sia coinvolta lo spiega Irene Ciambezi, nel suo libro Non Siamo in Vendita - schiave adolescenti sulla rotta libica.
Nel 2013 sono arrivate in Italia - il libro cita i dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni - 5163 donne, mentre nel 2014 erano16.839. Tre volte tanto. Il 300% in più sono gli arrivi dalla Nigeria: 12.000 donne trafficate negli ultimi 2 anni secondo il Ministero degli Interni. I motivi della tratta? Il 59% delle vittime del traffico di esseri umani nel mondo viene venduto ai trafficanti di prostitute.Si parla spesso di prostitute per scelta: ma sono tre ragazzine, di 13, 15 e 17 anni, le protagoniste del libro di Irene Ciambezi. La loro storia vera parla di un vertice di inganni, umiliazioni, violenze e torture indicibili, che l'autrice ha messo nero su bianco, fin nei dettagli più scabrosi. I clienti delle prostitute italiane apprezzano molto le ragazzine e sono disposti a pagare di più per un rapporto con una minorenne. Se è incinta, tanto meglio. «Si prostituiscono per libera scelta», è la giustificazione ricorrente utilizzata dai clienti per ripulirsi la coscienza, eppure non è così se non per una esigua minoranza di casi.
Come contrastare il traffico delle prostitute, a Milano come a Roma?
Al momento attuale è molto difficile intervenire sui trafficanti, che spesso agiscono indisturbati muovendo le leve della tratta degli esseri umani agendo da paesi africani privi di un controllo governativo, o anche in Italia ed in Europa protetti da una fitta rete di relazioni malavitose. Le forze dell'ordine con difficoltà riescono ad intervenire sui trafficanti: il titolo «Banda di trafficanti sgominata a Milano» racconta sostanzialmente una realtà in cui nel 99% dei casi non si riesce a far nulla.
Alcune legislazioni europee (quella svedese e quella francese ad esempio) hanno adottato strategie di contrasto al fenomeno scoraggiando la domanda: un semplice sistema di multe crescenti viene applicato ai clienti delle prostitute, e questo è si dimostrato sufficiente in pochi anni ad incidere positivamente contro il fenomeno della tratta. Nel cliente che viene sanzionato aumenta la consapevolezza dell'essere complice di essere un sistema di sfruttamento; nei paesi come l'Italia in cui la prostituzione è tollerata o considerata normale, cresce l'opinione diffusa che si tratti di un lavoro come un altro, aiutando di fatto il racket..
Per proporre anche in Italia un sistema di contrasto della tratta delle donne ispirato ai paesi del nord Europa, è stata presentata una
proposta di legge; una cordata di sindacati, realtà associative ed enti pubblici ha attivato
una raccolta di firme per sostenerla.
La prostituzione va legalizzata?
Grande visibilità hanno i movimenti che vorrebbero anche in Italia le prostitute
con partita iva. Diverse inchieste giornalistiche e report istituzionali hanno dimostrato che
il sistema del libero mercato, che porta ad un inevitabile abbassamento dei prezzi, favorisce in realtà lo sfruttamento delle donne e aumenta il numero di prostitute straniere, disposte a vendersi senza preservativo e ad un prezzo più basso.
In Germania un'inchiesta della trasmissione Report di Rai3 ha mostrato donne che si prostituiscno con i figli nell'altra stanza, altre con il ciclo mestruale, costrette dai contratti di affitto che devono sottoscrivere con i locali hard a dover soddisfare le richieste di clienti che sono sempre più esigenti. La normativa italiana attuale tollera la presenza delle prostitute sulle strade (prostituirsi non è reato), dunque
alcuni comuni corrono ai ripari come possono.
«Dove se ne va il concetto della dignità della donna?», si domanda Irene Ciambezi nel suo libro. Il fenomento della tratta delle donne nigeriane in Italia è l'emergenza del momento: per raccontarlo l'autrice di "Non siamo in vendita" percorrerà la provincia di
Modena, dove è attiva nell'
accoglienza di alcune ragazze sfuggite al racket. La prefazione del libro è di Claudia Koll, il ricavato delle vendite (
acquistalo qui) sostiene le unità di strada contro la tratta della Comunità Papa Giovanni XXIII. Ecco le date del suo tour:
FINALE EMILIA (MO)
30 LUGLIO
Testimonianza sul traffico di esseri umani e promozione della Campagna Antitratta Questo è il mio corpo dalle ore 19
6 AGOSTO
MISANO ADRIATICO (RN)
Testimonianza sul traffico di esseri umani e promozione del libro NON SIAMO IN VENDITA di Irene Ciambezi
27 AGOSTO dalle ore 10 alle 21.30
LIDO DEGLI ESTENSI (FE)
Viale dei castagni, 2
Testimonianza sul traffico di esseri umani e promozione della Campagna Antitratta Questo è il mio corpo
MANTOVA 7 settembre
14 SETTEMBRE 2017
Fauglis (UD) ore 20,30
QUESTO è IL MIO CORPO... uno sguardo sulla tratta e lo sfruttamento sessuale
Intervengono: Irene Ciambezi, mediatrice culturale e autrice del libro “Non siamo in vendita” e Stefania Montanier Referente del Servizio antitratta nel territorio di Padova e Udine, membri dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
CARPI (MO): 16 novembre 2017 ore 21
Popoli in viaggio: incontrarsi, accogliersi, integrarsi
Serata formativa su accoglienza rifugiati e tratta delle donne
in collaborazione con Caritas di Carpi, Consulta per l'integrazione, Ufficio Migrantes
SAN FELICE SUL PANARO (MO): Giovedì 23 novembre 2017 ore 21
Incontro con l'autrice di NON SIAMO IN VENDITA in occasione della Giornata contro la violenza alle donne
in collaborazione con Assessorato alle Politiche sociali e Agesci
MIRANDOLA (MO): Venerdì 24 novembre 2017, ore 18.30
Incontro con l'autrice di NON SIAMO IN VENDITA in occasione della Giornata contro la violenza alle donne presso il Foyer del Teatro Nuovo di Mirandola (MO)
in collaborazione con Assessorato alle Politiche sociali e Associazione Donne in centro
CAMPOGALLIANO (MO): data da definire
Incontro con l'autrice di NON SIAMO IN VENDITA in occasione della Giornata contro la violenza alle donne
Marco Tassinari
25/07/2017
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