L'incontro con gli eurodeputati da parte dei firmatari della campagna contro il trattato economico
Il 21 maggio 2021 la Comunità Papa Giovanni XXIII ha partecipato all'evento online organizzato dalla sezione Italia della Campagna Globale STOP EU-MERCOSUR sugli Impatti sociali e ambientali dell'accordo commerciale di libero scambio EU-MERCOSUR.
È stato un momento di discussione in cui esperti, sindacati e associazioni si sono incontrati con alcuni parlamentari europei, analizzando ed esponendo gli effetti negativi delll'accordo EU-MERCOSUR. Il trattato impatta su violazione dei diritti umani, ambiente, salute; altera gli equilibri economico-commerciali degli Stati contribuendo a una concorrenza dei prezzi al ribasso a scapito dei produttori locali che sono già sull’orlo della chiusura.
La Comunità è intervenuta con Edoardo Barbarossa che ha introdotto il percorso dell'associazione su: Transizione Ecologica e Ecologia Integrale, al cui interno si è inserita l’adesione dell'Associazione di Don Benzi alla Campagna STOP EU-MERCOSUR.
La testimonianza dalla missione della Comunità Papa Giovanni XXIII in Brasile illustra gli impatti che questo trattato commerciale avrà, in termini di maggiore concentrazione della terra per monocultura, in termini di incendi boschivi, in termini di aumento della diseguaglianza e violenza verso popoli indigeni, comunitá locali e lavoratori.
La Comunità in Brasile é presente in diversi territori, principalmente nella regione Amazzonica e nel Cerrado, due dei sei biomi gravemente minacciati nel paese.
Gli incendi sono una realtà: secondo dati dell'Inpe solo nel mese di settembre del 2020 si sono verificati 69.329 incendi, legati principalmente alla deforestazione a favore del settore agropecuairo (esportazione di soia, mais e carne bovina) e siderurgico (acciaio).
Il Brasile a causa dell’enorme esportazione di carne bovina e pollo, soprattutto verso la Cina, ha visto aumentati nel 2020 i prezzi della carne del 30% e le famiglie non sempre hanno la possibilità di comprare carne e pollo, costrette a sostituire questi alimenti o a rinunciarvi.
Ricordiamo anche la questione dei pesticidi; il Brasile è il paese che più consuma pesticidi al mondo (diversi sono espressamente vietati in Europa). Contaminano il suolo, l'acqua, compromettendo quindi la salute delle popolazioni locali e la genuinità dei prodotti esportati.
Oltre al disastro ambientale si registrano nel Paese crescenti violenze nei confronti dei lavoratori, delle donne, dei popoli indigeni e delle comunità locali. Il Conselho Indigenista Missionario (CIMI, 2020) denuncia un vertiginoso aumento di espropriazione di terra, incendi dolosi, fenomeni di abbandono dell'assistenza sanitaria e dell'educazione, minacce e conflitti. Si tratta di uno dei momenti storici più difficili e impegnativi per le popolazioni indigene.
Sono problemi che dovrebbero essere considerati prima di firmare qualsiasi accordo. Per questo motivo é urgente prendere parte alla difesa dell’ambiente, della salute, della vita; far si che i diritti delle comunità locali possano essere rispettati, non anteponendo il profitto di multinazionali o Corporation Transnazionali di cui gli Europei spesso sono interessati azionisti.