Sono molti quelli che domenica 18 settembre, incuranti della pioggia battente del giorno prima, si sono alzati all'alba per raggiungere la Capanna di Betlemme di Spino d'Adda, punto di partenza della camminata non competitiva "La strada NON è la mia casa", promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con l'obiettivo di sensibilizzare e raccogliere fondi a favore della realtà di accoglienza per senza fissa dimora.
Abbiamo contato più di un centinaio di partecipanti, a cui si sommavano volontari e addetti ai lavori, provenienti dal territorio cremasco, milanese e perfino comasco; il più anziano, ottantenne, ha camminato con il bastone, e il più piccino, di soli due mesi, infilato nel marsupio. Si sono radunati nel piazzale del Santuario della Madonna del Bosco, che ospita la Capanna, per ammirare la mostra fotografica dedicata a don Oreste, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, poi hanno indossato la maglia dedicata all'evento e si sono preparati a partire.
Il percorso ad anello di snodava per 7 km, attraverso i prati e il paese di Spino d'Adda; nei punti di ristoro i volontari offrivano generi di conforto e l'occasione per chiacchierare e fare conoscenza. Non tutti però ne hanno approfittato: c'è chi ha camminato correndo ed ha tagliato il traguardo in tempi davvero brevi - il più veloce, Samba, in soli 37 minuti. Gli altri sono arrivati in piccoli gruppi, godendosi il sole e la reciproca compagnia, mentre alla Capanna venivano organizzati la Santa Messa nel Santuario ed il pranzo nel cortile.
Il momento più toccante è stato il ricordo di Fabio, ragazzo napoletano che qui ha vissuto e scritto le sue poesie, prima di togliersi la vita quasi un anno fa; il momento più goloso ha visto protagoniste le cento pizze preparate dagli abitanti della Capanna e cotte nel forno a legna. Nel mezzo, tutta la gioia dello stare insieme e della condivisione, parola d'ordine in questo luogo dove i volontari vivono per e con i senza fissa dimora. Soprattutto, tutta la gioia di contribuire al progetto coraggioso e difficile della Comunità Papa Giovanni XXIII: restituire dignità a chi viene accolto tra le sue mura, grazie all'instaurarsi di relazioni affettive e alla costruzione di progetti individualizzati di reinserimento sociale.
«Grazie di cuore a tutti i partecipanti, ai volontari, tra cui un gruppo di rifugiati alloggiati a Sergnano, alla Croce verde Città di Crema ONLUS, agli ospiti della Capanna di Betlemme» così Duilio D’Ambrosio, responsabile della Capanna di Betlemme. «C'è sempre modo di aiutare la Capanna di Betlemme ad accogliere chi è in cerca dell'opportunità concreta di tornare a vivere: con una DONAZIONE ONLINE; tramite BONIFICO BANCARIO (codice iban IT 41B 033 5901 6001 0000 0008 036) o BOLLETTINO POSTALE (conto corrente postale n. 12148417) entrambi intestati a "Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ONLUS" e specificando sempre in causale "16PAG3 - Capanne Lombardia". L’invito a condividere con noi la quotidianità, o almeno la pizza del sabato sera, è rivolto a tutti – e ovviamente, arrivederci alla prossima edizione!».