Ci sono giovani che scelgono di trascorrere in maniera diversa il loro tempo. Non sono marziani, non sono mosche bianche, sono centinaia ogni anno e ogni anno crescono.
Sono i giovani che scelgono un’estate con qualcosa in più, che non sia solo mare, serate con gli amici e divertimento. Questi giovani trovano spazio anche per trascorrere una settimana in montagna con ragazzi con disabilità, per continuare – ancora oggi – quel che don Oreste ha iniziato nel 1968, quando diceva “dove noi anche loro”. O per andare in Sicilia, sì, ma tra i ragazzi dei quartieri più degradati e a rischio.
Sono ragazzi che partono non per un giro in treno nelle capitali nord-europee, ma per i posti più sperduti della Romania, dove ci sono solo miniere e tutto è nero di carbone.
Passeranno qualche settimana non in un college inglese a studiare la lingua, ma ad imparare qualche parola di rumeno solo per poter parlare con i bambini che ogni giorno arrivano per giocare con loro, tutti riuniti in girotondo.
Ogni anno la Papa Giovanni organizza campi estivi – “di condivisione” e “fuori le mura”, tra chi vive ai margini – per fare esperienze umane, di relazione, di crescita e di incontro che saranno ricchezza per tutta la vita. Per alcuni quelle esperienze sono state punti di svolta, per altri solo una parentesi che però ha lasciato in loro un modo diverso di leggere il mondo e le sofferenze umane, di chi è lontano ma anche di chi ci sta accanto.
E ogni anno altri giovani partecipano al bando per il servizio civile, da svolgere in Italia o all’estero. Un anno intero, da donare agli altri, a scoprire la relazione, la pace, la nonviolenza in maniera concreta. C’è chi sceglie di aiutare ragazzi in carrozzina in casa famiglia, chi di dare il proprio apporto nei progetti rivolti ai senza dimora. Chi resta vicino casa e chi parte per un continente dall’altra parte dell’Oceano. Anche quest’anno la Papa Giovanni ha partecipato al bando nazionale di servizio civile rivolto ai ragazzi dai 18 ai 28 anni con tantissimi progetti. I posti disponibili erano 269 in Italia e 58 all’estero.
Chi sceglie il servizio civile con la Papa Giovanni sa che farà qualcosa di speciale, perché vivrà per un anno 24 ore su 24 con noi, accanto agli ultimi e agli emarginati. Non si tratta di un anno da passare “perché tanto il lavoro non si trova”, ma di un’esperienza profonda e fortemente formativa, che riscopre i valori della nonviolenza per cui il servizio civile era nato. Quel servizio civile che una volta chiamavamo obiezione di coscienza alla leva militare obbligatoria e per cui tanti giovani hanno lottato, affinché fosse riconosciuto. Tanti di quei giovani oggi sono papà delle nostre case famiglia, perché hanno scelto di fermarsi, di aprire questa parentesi della loro vita e farle pervadere tutto il mondo intorno.
Per maggiori informazioni:
> Campi Estivi 2017
> Servizio Civile 2017