La Comunità Papa Giovanni XXIII sostiene l’appello della CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile a tutte le forze politiche per rafforzare e valorizzare il Servizio Civile Universale (di seguito SCU). Per i giovani il SCU rappresenta un’occasione unica per sentirsi parte di una comunità, per essere portatori sani di cambiamento, che parte da sé stessi e si dilata alla società, al mondo che ci circonda.
“Nella proposta di SCU della Comunità questo avviene attraverso la condivisione diretta, cioè attraverso un’esperienza di prossimità con quanti vivono l’esclusione, l’ingiustizia o qualsiasi forma di violenza” dichiara Laura Milani, Responsabile del Servizio Civile per la Comunità Papa Giovanni XXIII e Presidente CNESC. “Lo stare a fianco diventa allora già una scelta nonviolenta, un primo passo per la promozione dei Diritti Umani, dell’inclusione, della solidarietà tra i popoli.”
“E’ urgente investire in politiche di pace a tutto tondo – continua Milani - Mentre continuano ad aumentare le spese militari, si investe troppo poco nelle esperienze che contribuiscono a prevenire e trasformare i conflitti e a costruire una pace positiva, che non è solo assenza di guerra. Per questo chiediamo che si potenzi il Servizio Civile Universale, che si investa nei Corpi Civili di Pace, valorizzando le esperienze positive della società civile, che si intervenga a livello politico in questo senso, coinvolgendo tutti gli attori coinvolti, perché è urgente un approccio strutturale nazionale di larga scala per il mantenimento e la promozione della pace”.
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