Alcuni scritti sulla Chiesa di don Oreste e papa Francesco che ne mostrano la straordinaria consonanza. Parola del cardinale Matteo Zuppi. Ce ne siamo accorti tutti fin dall’inizio di questo pontificato “francescano”: «Don Oreste con questo papa ci sarebbe andato a braccetto!».
Eppure, a pensarlo e anche dirlo pubblicamente(!) è addirittura il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinal Matteo Maria Zuppi: «Io penso che qualche volta si potrebbero leggere alcune cose che dice Papa Francesco e pensare: “Questo l’ha scritto don Oreste!” […] Sentendo alcuni discorsi di papa Francesco uno dice: “Ma questo gliel’ha suggerito don Oreste!”» , ha esordito nell’intervento di apertura del Centenario di don Benzi a Rimini, il 14 settembre scorso, in una Sala Manzoni gremita.
Non è stato difficile reperire alcuni testi in cui quelle convergenze, consonanze e affinità tra i due, per esempio riguardo la Chiesa (di cui abbiamo scritto nel numero precedente), emergono in maniera lampante.
Ne proponiamo alcuni, riguardo sulla “Chiesa in uscita”, la Chiesa “Ospedale da campo”, la “Chiesa-Museo” e la “Chiesa controllore e dogana”, espressioni spesso richiamate, per iscritto e a braccio, da papa Bergoglio.
Elisabetta Casadei ( Postulatrice)
Don Oreste Benzi | Papa Francesco | |
Chiesa in uscita |
La Chiesa è ancora attardata tutta sul “venite, siamo qua, siamo noi che vi salviamo”. Non è vero per niente. […] La Chiesa […] è diventata un fattore di rischio, perché impostata molto bene, ma splende per la sua assenza dall’agone della vita; […] diventa fattore di rischio perché non dà quello che dovrebbe dare. C’è una reazione enorme alla Chiesa istituzione in mezzo ai giovani, ma non riguardo al messaggio. Tutto però continua così. ( Tossicodipendenza e riduzione del danno, 1995) |
La Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano. ( Evangelii Gaudium, 24, 2013) Dio sempre è in uscita, cercando noi. Anche le nostre comunità sono chiamate ad uscire dai vari tipi di “confini”. Si tratta di aprirsi ad orizzonti di vita che offrano speranza a quanti stazionano nelle periferie esistenziali e non hanno ancora sperimentato, o hanno smarrito, la forza e la luce dell’incontro con Cristo. La Chiesa deve essere come Dio: sempre in uscita; e quando la Chiesa non è in uscita, si ammala di tanti mali che abbiamo nella Chiesa. ( Angelus, 21.9.2020) |
Chiesa “Ospedale da Campo”
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La Chiesa corre il rischio di diventare un grande pronto soccorso dove si curano i malati, ma non ci si chiede perché si ammalano. La Chiesa deve essere come la locanda dove ogni uomo ferito dalla vita trova accoglienza, ascolto, amore. ( Incontri APG23-Pensieri, febbraio 2005) Le case famiglia sono cliniche specializzate. ( Maria icona del gratuito, 2004) |
Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite... E bisogna cominciare dal basso. (Intervista con A. Spadaro, 19 agosto 2013) |
Chiesa museo |
Che cos’è la Chiesa? Un amore in espansione. Se cessa di esserlo diventa un rudere goloso per gli storici. […] E le parrocchie? Un amore in espansione. Se non lo sono, sono monumenti storici con molti turisti che le visitano. ( Agenda 2003) |
Le chiese, le parrocchie, le istituzioni, con le porte chiuse non si devono chiamare chiese, si devono chiamare musei! (Udienza, 9 settembre 2015) Se la Chiesa non evangelizza se stessa rimane un pezzo da museo.[…] La Chiesa deve crescere continuamente, così rimarrà giovane. (Udienza generale, 22 marzo 2023) |
Chiesa controllore e dogana |
Un altro male che affligge oggi la Chiesa è il fatto che essa si mantiene ancora troppo e solo come istituzione. Intendo dire che si controlla, si mandano ordini, quasi che ancora esistesse una cristianità da dirigere, mentre la cristianità non c’è più. Lo sforzo che la Chiesa fa è di tipo direzionale, mentre in realtà dirige nessuno. ( Con questa tonaca lisa, 135) |
Di frequente ci comportiamo come controllori della grazia e non come facilitatori. Ma la Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa. ( Evangelii Gaudium, 47) |
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