«È un primo passo fondamentale perché viene riconosciuta la dignità del bambino, che insieme alla sua mamma, che evidentemente ha compiuto dei reati, possa rimanere nel legame di relazione madre-figlio, ma al di fuori della struttura carceraria, accompagnato in un percorso di accoglienza nelle case famiglia o nelle comunità che hanno anche la competenza di sostenere un processo educativo della mamma nei confronti del bambino». Così il Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII Giovanni Paolo Ramonda commenta intervistato dall'Agenzia Sir la prima approvazione avvenuta ieri alla Camera della proposta di legge “Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”.
Leggi l'intervista completa su Agenzia Sir (Foto: ANSA/SIR)