È ormai tutto pronto per celebrare le festività natalizie nelle Capanne di Betlemme e nelle Mense della Comunità Papa Giovanni XXIII. Anche gli ultimi avranno il loro Natale e sarà una festa condivisa, vissuta insieme, perché è così che succede in famiglia. La solitudine verrà spazzata via dalla gioia di un regalo inatteso, da una tavola imbandita e preparata con amore, dalla Santa Messa vissuta insieme nella preghiera al Padre che ci vede figli, tutti uguali ai suoi occhi.
A Vicenza giovedì 23 dicembre alle ore 20.30, nel sagrato della Chiesa San Pietro, si è tenuta la santa Messa per celebrare la nascita di Gesù. Un momento di preghiera condiviso insieme ai fratelli senzatetto e ai volontari dell’unità di strada.
A Rimini, alle ore 22.30 del 24 dicembre verrà celebrata la Santa Messa di Natale nel piazzale della stazione, appena intitolato a “don Oreste Benzi”. Un luogo simbolico per noi, non solo perché dedicato al nostro amato fondatore, ma perché fin da quando c’era proprio il don a scendere in strada, è cuore dell’incontro con i senza fissa dimora, per portare amicizia, conforto, aiuto e accoglienza.
La notte della Vigilia di Natale, a Bologna la Santa Messa vedrà riuniti tutti gli operatori e gli accolti delle diverse realtà del Villaggio di Oreste che si raccoglieranno insieme anche il 31 dicembre per la Santa Messa di ringraziamento per l’anno passato. Non mancheranno la cena e il brindisi allo scoccare della mezzanotte che, nel rispetto delle misure per contrastare la pandemia, avverranno nelle singole strutture.
Anche a Catania, la cena avverrà in piazza insieme ai senza fissa dimora che riceveranno doni dai nostri volontari dell’unità di strada.
Alla mensa “Nonno Oreste” di Santiago del Cile le persone senza dimora e le famiglie che vivono in condizioni di povertà il giorno di Natale hanno gustato un ottimo pranzo preparato con amore dai nostri volontari perché anche per loro fosse un giorno di festa.
A Bucarest, in Romania, don Federico Pedrana, membro della Comunità, vive in una casa aperta all’accoglienza che ospita senza fissa dimora. Alcuni di questi ragazzi provengono dalle fogne ed è qui, dove vivono, che don Federico viene a cercarli e lo ha fatto anche durante le notti natalizie. Il 25 dicembre era a tavola con i suoi amici poveri e senza tetto che hanno trovato sotto l’albero regali da scartare ma anche una doccia e dei vestiti puliti per far festa insieme.
Nelle case di accoglienza di Cuneo gli ospiti riceveranno i regali di Natale perché anche per loro sia un giorno di festa! E siccome l’amore genera reciprocità, le persone accolte nella vicina Capanna di Betlemme hanno realizzato in queste settimane piccoli lavoretti artigianali e biscotti da mettere in vendita. Un modo per contribuire a sostenere quella che sentono come la loro casa.
A Padova ci sarà la consegna dei regali di Natale donati dai dipendenti di Lidl Italia che, dal 2011, portano avanti l’iniziativa “L’Albero dei Desideri”. Un gesto d’amore e di grande sensibilità: ogni anno i che i dipendenti dell’azienda, dai centri logistici, ai punti vendita, fino agli uffici, si occupano di esaudire i desideri dei piccoli e grandi ospiti delle Case Famiglia e realtà di accoglienza della Comunità in tutta Italia, acquistando i regali e consegnandoli giusto in tempo per la Vigilia. Quest’anno a Padova saranno anche le persone senza fissa dimora della città a ricevere i doni: sacchi a pelo e biancheria intima, per scaldare le notti più fredde.
Come già lo scorso anno, si ripete la generosità di Bush Italia, produttore di pompe per vuoto, che ha scelto di trasformare il regalo di Natale per i propri dipendenti in un gesto di solidarietà. L’azienda, con sede a Milano, si è occupata di acquistare del cibo da confezionare sotto vuoto che abbiamo distribuito agli ospiti della Capanna di Betlemme di Montodine (CR) e ai senza dimora della città di Milano. Lasagne alla Bolognese, arrosto di vitello e patate: un vero e proprio menù natalizio per i nostri fratelli poveri in questi giorni di festa.
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A Chieti la Capanna di Betlemme apre le sue porte agli amici che vivono in strada per trascorrere insieme questi giorni di festa. “Voglio stare con te” è il nome che si è voluto dare ai vari momenti di condivisione da segnare nel calendario ed è quello che ripetono i nostri volontari alle persone senza dimora. Si inizia il 24 dicembre alle ore 19.45 con la celebrazione della santa Messa seguita dalla cena, che terminerà con una sorpresa per tutti. A Natale si torna a tavola per condividere il pranzo, proprio come si fa in famiglia, per festeggiare gustando del buon cibo e scartando regali. La sera del 31 dicembre, dopo la santa Messa, cena e festa all’insegna dell’amicizia per attendere insieme il nuovo anno, perché nessuno resti da solo.
A Forlì i volontari dell’unità di strada continueranno le uscite notturne alla ricerca dei senza fissa dimora, per portare loro aiuto, amicizia e, in alcuni casi, offrire un posto letto alla Capanna di Betlemme. Qui, la giornata della Vigilia è iniziata con la colazione ed è proseguita con la cena in attesa del Natale. Il 25 dicembre si è festeggiato a tavola, per pranzo. Momenti condivisi tra le persone accolte in casa e i volontari, nel rispetto delle misure anti contagio.
A Tirana, in Albania, il Natale è stato insieme ai nostri amici che vivono in strada. Il giorno della Vigilia i volontari hanno distribuito pacchi regalo ai fratelli senza dimora. Il 25 dicembre a pranzo sono stati preparati oltre 100 posti a tavola per far festa insieme ai nostri amici senza dimora e al vescovo uscente Monsignor George Frendo, che ha benedetto la mensa. Marcello, volontario della Capanna di Tirana, ha detto: “Mi bastano pochi secondi dei sorrisi degli amici senza tetto perché mi senta ripagato delle ore passate a pelare le cipolle, delle ore serali a lavare i pentoloni e di quelle fino a notte fonda passate a controllare che lo spezzatino non si bruciasse. Sono indescrivibili le emozioni che provo”.
Infine, le feste si concluderanno a Torino, il 6 gennaio, presso la mensa dei Frati di Sant’Antonio dove i volontari della nostra mensa di strada organizzeranno un pranzo per festeggiare insieme l’Epifania. In quell’occasione verranno consegnati i doni a chi ogni settimana si rivolge a noi per aiuto e per un pasto: sacchi a pelo, scarpe, calze, cappelli, sciarpe, guanti. La giornata proseguirà con il karaoke e un pomeriggio in compagnia che, nel rispetto della normativa anti covid, ci permetterà di tornare a ritrovarci.