Sabato 9 luglio, Notte Bianca a Ozzano (BO): una caldissima e afosa serata d’estate. Esposizione di auto e motori, bancarelle, giostre e stand gastronomici… tutto secondo un copione tanto classico quanto collaudato.
Poi, nel parco, la cosa speciale che non ti aspetti e che dà al tutto un tocco diverso, più bello.
Parliamo di Respect Environment, il terzo dei Respect Days promossi dalla cooperativa sociale La Fraternità e dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
Sulla passerella protesa nel mezzo del parco con un sottofondo di immagini e suoni perfetti, a voler sottolineare l’attenzione prestata ad ogni dettaglio, sono sfilati ragazzi disabili, persone impegnate in un programma terapeutico, educatori della Cooperativa La Fraternità a fianco di studenti e studentesse dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna
Gli abiti sono stati realizzati dagli studenti del corso di Fashion Design recuperando vestiti e materiali dismessi raccolti dalla Cooperativa Sociale La Fraternità.
Il risultato di questo mix, insolito e vincente, come ha spiegato Vanna Romualdi docente del corso, non ha avuto bisogno di essere commentato tanto era ben visibile agli occhi di tutti: abiti belli e originali, espressione di una creatività vivace, modelli disabili grintosi, sicuri di sé (anche vanitosi com’è giusto che sia se partecipi ad una sfilata di moda), nessun atteggiamento pietistico o compassionevole, studenti che si sono cimentati nella realizzazione di abiti “su misura” per persone a volte molto lontane dalle fatidica taglia 42, spesso non perfetti secondo i canoni della moda.
Un “su misura”, però, dato non solo dai centimetri di altezza e larghezza ma, soprattutto, dalla sintonia e dall’affetto scaturiti dalle relazioni tra gli studenti e i loro modelli.
Davvero un bell’esercizio di stile.