Fin dalle primissime ore tante persone, aziende, associazioni e gruppi ci stanno contattando perché vogliono dare una mano alle case di accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII coinvolte nell’alluvione romagnola, donando beni, vestiti, ciò che è andato perso, o offrendo il loro aiuto.
Abbiamo attivato un numero emergenza dedicato a cui informarsi per essere indirizzati dove c’è bisogno di aiuto e sapere di cosa hanno più bisogno in questo momento le famiglie e le case:
Tanti volontari, amici, anche dalle regioni limitrofe, in questi giorni sono venuti ad aiutarci a sgomberare e ripulire le case alluvionate. E diverse aziende hanno offerto i loro servizi gratuitamente, facendoci sentire la loro vicinanza e il loro aiuto concreto.
Non dimenticheremo quanti ci stanno aiutando, a tutti loro va il nostro grazie di cuore e la nostra riconoscenza.
Ci stanno aiutando:
San Patrignano
Ci hanno aiutato a spalare fango e svuotare i locali della Comunità Terapeutica di Albereto di Faenza, la più danneggiata delle nostre strutture.
Associazione “ScartiAmo” e Banco di Solidarietà
A Cesena ci hanno aiutato a recuperare dal fango prodotti alimentari di un supermercato alluvionato, lavorando senza sosta per due giorni, e ridistribuendo gratuitamente i prodotti recuperati agli alluvionati.
Seminario di Ravenna
Ha accolto i 26 ragazzi richiedenti asilo accolti in due nostre strutture sulle colline forlivesi, mettendo a disposizione i posti necessari per due settimane e un refettorio dove consumare i pasti.
Ristorante “I Passatelli”, Ravenna
Ha offerto gratuitamente i pasti ai ragazzi accolti in Seminario per i primi due giorni.
Opera di Santa Teresa, Ravenna
Si è offerta di cucinare i pasti per i ragazzi accolti in Seminario a Ravenna per i giorni successivi.