Tra le visite compiute nell'anno giubilare da Papa Francesco durante i “Venerdì della misericordia”, una di quelle che lo ha colpito di più è l'incontro con le ragazze liberate dalla schiavitù della prostituzione, avvenuto a Roma in una struttura della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Lo ha dichiarato lo stesso Papa in nell'intervista a TV 2000 in cui traccia una sorta di bilancio del “Giubileo della misericordia” appena concluso.
IL RACCONTO DEL PAPA - «Ricordo una (ragazza), dall’Africa: bellissima, giovanissima, sfruttata – racconta il Papa agli intervistatori –. Era incinta, sfruttata, anche con bastonate dure e torture: “Tu devi andare a lavorare” … E lei, quando raccontava la sua storia – c’erano 15 ragazze, lì, che mi raccontavano le storie – mi diceva: “Padre, io ho partorito d’inverno sulla strada. Da sola. La mia bambina è morta”. La facevano lavorare fino a quel giorno, perché se non portava agli sfruttatori tanto, era bastonata, anche torturata. A un’altra avevano tagliato l’orecchio perché non aveva portato … E ho pensato non solo agli sfruttatori, anche a quelli che pagavano le ragazze: ma non sanno loro che con quei soldi, per togliersi una soddisfazione sessuale, aiutavano gli sfruttatori?»
LA VISITA - Il ricordo di Papa Francesco si riferisce alla visita “a sorpresa” avvenuta lo scorso 12 agosto in una struttura di Roma della Comunità papa Giovanni XXIII. Un incontro all'insegna della semplicità e del calore umano, in cui il Papa ha voluto soprattutto mettersi in ascolto di queste giovani donne sottratte al racket, che si sono rivolte a lui come ad un padre. Ecco il video di quell'incontro.
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne sono previste iniziative in varie città italiane – Verona, Bologna, Fossano (Cn), Sorso (Ss)– per ricordare le vittime di violenza legata allo sfruttamento della prostituzione e proporre ai cittadini di aderire alla petizione on line (23.800 le firme raccolte fino ad oggi) che chiede di introdurre anche in Italia una legge che contrasti in maniera efficace la domanda di prostituzione: l'unico modello di intervento – il cosiddetto “modello nordico” – che finora ha dato risultati efficaci a livello europeo.