Il Natale è una festa da condividere e vivere insieme alle persone a cui si vuole bene, circondati dall’affetto della famiglia. E come ogni Natale, anche nella nostra grande famiglia apriamo le porte delle nostre case e Capanne di Betlemme a chi è solo e non ha nessuno, a chi vive per strada perché anche per loro è Natale. Una tavola imbandita, un regalo inatteso, il calore di una famiglia suscitano emozioni che scaldano il cuore a tante persone, compreso il nostro. Questa è la grande potenza della Comunità.
Anche il nostro Responsabile Generale Giovanni Ramonda nel suo augurio scrive: “Guardo i miei fratelli, quello che fanno e il bene che producono in tante vite e mi dico che questa è un’onda che non può essere fermata, dobbiamo continuare ad essere presenti là dove c’è più bisogno di noi. Siamo chiamati a condividere quello che abbiamo e niente potrà impedirci di donare quello che siamo”.
A Rimini la notte del 24 dicembre alle ore 22:30, viene celebrata la Santa messa di Natale nel piazzale della stazione intitolato a don Oreste Benzi, insieme alle persone senza fissa dimora. Un evento che ormai è diventato una tradizione per la Comunità, che ogni anno incontra le persone che dormono lì per portare loro amicizia, un gesto di attenzione, conforto e accoglienza.
Mentre il 25 dicembre festeggiamo il Natale alla colonia Stella Maris pranzando insieme alle persone senza fissa dimora e gli accolti della Capanna di Betlemme, altre famiglie e volontari delle uscite di strada che trascorreranno tutto il periodo festivo insieme agli ultimi.
A Chieti la Capanna di Betlemme apre le sue porte agli amici che vivono in strada per trascorrere insieme questi giorni di festa. “Posso stare con te?” è il nome che si è voluto dare ai vari momenti di condivisione da segnare nel calendario ed è quello che ripetono i nostri volontari alle persone senza dimora. Si inizia il 24 dicembre alle ore 18.00 con l’uscita in strada, con la celebrazione della Santa Messa seguita dalla cena. A Natale si torna a tavola per condividere il pranzo, proprio come si fa in famiglia, per festeggiare gustando del buon cibo e scartando regali.
Nella Capanna di Betlemme di Forlì, la giornata della Vigilia inizia con la colazione insieme ai volontari e le persone in difficoltà che dormono lì e con lo scambio di piccoli regali. Mentre il 25 dicembre festeggiamo tutti insieme con il tradizionale pranzo di Natale.
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A Vicenza, l’Unità di Strada ha organizzato diversi momenti insieme alle persone senza dimora: il 22 dicembre alle 18:30 viene celebrata la Santa Messa sul sagrato della Chiesa di Santo Stefano. Il 28 dicembre siamo nella Capanna di Betlemme con l’adorazione eucaristica, insieme al gruppo Scout che in questi giorni di festa sperimenta la condivisione diretta con gli ultimi. Per concludere, il 6 gennaio è organizzato un torneo di calcio balilla per trascorrere un pomeriggio insieme a chiunque voglia partecipare.
Infine, le feste si concludono a Torino, il 6 gennaio, presso la mensa dei Frati di Sant’Antonio dove i volontari della nostra mensa di strada organizzano un pranzo per festeggiare insieme l’Epifania. In questa occasione avviene lo scambio di doni a chi ogni settimana si rivolge a noi per aiuto e per un pasto: sacchi a pelo, scarpe, calze, cappelli, sciarpe, guanti. Un pomeriggio in compagnia, con karaoke e giochi, nel rispetto della normativa anti covid, per tornare a ritrovarci.
Ogni anno i bambini e le persone che accogliamo nelle nostre case, scrivono la loro letterina con i doni che sognano di ricevere per Natale. Questo è “l’Albero dei desideri”, l’iniziativa che dal 2011 viene portata avanti dai collaboratori di Lidl di tutta Italia, che esaudiscono i desideri di ognuno. Ogni dipendente Lidl sceglie con cura il dono, lo incarta e lo consegna nella Case Famiglie e ai nostri volontari delle unità di strada.
Ad esempio, a Padova il 28 dicembre i dipendenti Lidl consegnano i loro regali alle persone senza fissa dimora: biancheria intima, prodotti per la cura della persona e l’igiene personale e anche coperte e sacchi a pelo per scaldare le notti più fredde.
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In questi giorni a Camiri, nel sud della Bolivia, il nostro volontario Claudio e i suoi ragazzi della comunità terapeutica “Renacer a la Vida”, stanno sfornando dei golosi panettoni nel laboratorio di terapia occupazionale. Ed è proprio nel lavoro e nella produzione dei panettoni che ogni ragazzo, riacquista la propria dignità e la fiducia persa. I panettoni prodotti sono venduti a offerta libera per sostenere la comunità stessa.
Andreina, missionaria in Thailandia, ci racconta come trascorre il Natale tra i più poveri: insieme ai volontari si va negli slum del Paese ad incontrare le persone che vivono lì, portando loro conforto e aiuto. Insieme a loro anche tanti volontari, che partecipano ad alcuni campi di condivisione nelle festività natalizie.
Anche a Bucarest, in Romania, il nostro volontario Beppe - partito in macchina da Torino con i suoi figli - e Filippo, un giovane casco bianche del servizio civile, trascorrono le festività insieme ai senza dimora. Ogni settimana escono in strada per incontrare chi ci vive:
“Trascorriamo il Natale con i senzatetto di Bucarest, regaliamo loro un cappello e delle calze calde. Non è molto, ma il nostro vuole essere un gesto di vicinanza, per farli sentire meno soli. Molti non hanno mai avuto una famiglia. Oltre a incontrarli in strada, ogni sabato apriamo la nostra casa. Chi vuole può venire a farsi una doccia, a lavare i propri vestiti, a mangiare qualcosa e a pregare con noi. All’occorrenza tagliamo anche i capelli, perché condividere è anche e soprattutto questo: esserci.”
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