Sono diverse decine le richieste di aiuto in particolare di donne migranti - o integrate in Italia da tempo - arrivate nei primi mesi dell’anno allo sportello di richieste aiuto attivato all'interno del progetto.
Nel 44% dei casi le chiamate sono delle stesse vittime, nel 16,7% dai servizi sociosanitari e nel resto dei casi da altri servizi a bassa soglia dal nord al sud Italia. Donne che durante la pandemia sempre di più sono state esposte a violenze e maltrattamenti, e in effetti nel 61% dei casi si sentono in pericolo a causa del compagno o del partner. Il 44% racconta di maltrattamenti tra le mura domestiche, il 25% rischia un aborto forzato o lo ha già subìto, il 14% è vittima di violenza economica e l’8,3% ha chiesto aiuto alla Comunità di don Benzi perché sfruttate nella prostituzione.
Nella stragrande maggioranza dei casi chi contatta le help line della Comunità Papa Giovanni XXIII sono donne italiane. A seguire donne nigeriane, albanesi e rumene. Ma le chiamate dei primi quattro mesi del 2021 hanno riguardato donne di 14 nazionalità diverse.