Il 11 marzo 2011, L'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (APG23) e l'Ufficio Internazionale Cattolico del Bambino (BICE) hanno organizzato in occasione della Giornata Annuale sui diritti del fanciullo con la co-sponsorizzazione dalla Missione Permanente a Ginevera d'Italia, Zambia, Uruguay, Perù, Paraguay e Santa Sede, un evento parallelo sul tema dei bambini di strada
L'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (APG23) è in prima linea nella lotta contro le cause che generano il fenomeno dei ragazzi di strada, e nelle cercare risposte che ridiano loro dignità.
APG23 accoglie con grande favore l'iniziativa presa dal Consiglio dei diritti umani di affrontare in occasione della Giornata annuale di discussione sui diritti del fanciullo, durante la sua 16 ª sessione regolare, il problema dei ragazzi di strada.
Questo fenomeno è una delle sfide più complesse, impegnative e inquietanti del nostro secolo. Nonostante la difficoltà di quantificare il numero esatto dei bambini che vivono in strada, l'UNICEF stima una popolazione di quasi 120 milioni di bambini di età compresa tra i 6 e i 24 anni. Il fenomeno dei bambini di strada è una vera e propria emergenza sociale che coinvolge le città di tutto il pianeta, creato dalla concomitanza di fattori che variano a seconda delle aree geografiche, delle culture e storie dei singoli paesi. Nei paesi sviluppati, dietro questo fenomeno, ci sono storie di mali sociali e la perdita di valori, come il disagio e disgregazione della famiglia, droga, alcool, la migrazione e l'emarginazione sociale. Nelle città dei paesi in via di sviluppo, le cause sono per lo più legate alla povertà estrema, a un processo di urbanizzazione non regolamentata, esodo di massa a causa di carestie, guerre e siccità, e un alto tasso di mortalità dei genitori a causa di flagelli quali l'AIDS, la malaria e la tubercolosi che schiacciano e stressano il meccanismo di cura della “famiglia estesa”.