«I 13.600 bambini con disabilità iscritti alle scuole paritarie subiscono una grave discriminazione da parte dello Stato: ogni alunno disabile iscritto alle paritarie percepisce un contributo di 2.639 euro contro i 20.000 percepiti da quelli iscritti alle scuole statali. Il costo dell'integrazione ricade dunque interamente sugli Istituti paritari già provati da una emergenza straordinaria. Chiediamo che sia riparata questa ingiustizia e sia incrementato il fondo annuale già previsto per gli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie».
E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito al dibattito sul sostegno alle scuole paritarie. Questa settimana si attende alla Camera dei Deputati la conversione in legge del Decreto “Rilancio”, che contiene le misure sulla scuola.
«Non sono le scuole paritarie che chiedono soldi, - conclude Ramonda - sono le 866mila famiglie che chiedono sostegno per poter esercitare il loro diritto all'istruzione. Per una scuola che educhi alla cultura della solidarietà e che metta al centro il bambino con i suoi bisogni di relazione. Oggi è in gioco il principio costituzionale della libertà educativa».