Dopo la fortunata serie di conferenze per genitori della primavera scorsa la Comunità Papa Giovanni XXIII promuove un nuovo ciclo di incontri, confronti e dibattiti sulla Scuola del Gratuito. I temi trattati e la caratura dei relatori fanno di questi incontri un’esperienza unica nel panorama romagnolo e offrono a genitori e insegnanti interessanti spunti di riflessione su questioni dibattute e complesse. Le serate sono a Forlì il martedì sera alle 20.45. Per approfondire vedi anche la pagina Facebook.
Scarica la locandina.
Il 23 gennaio sarà ospite il dott. Giancarlo Cerini, conosciuto e stimato Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna e autore di numerosi libri sui temi della scuola e dell’educazione. Con lui e con Davide Tamagnini, sociologo, maestro e autore del libro “Si può fare”, parleremo di come passare “Dalla valutazione alla valorizzazione” e delle “nuove proposte sui voti”. Luogo: via dei Mille 1, presso la Scuola Santa Dorotea a Forlì.
Ottimo, distinto, buono: voti a scuola, si o no? Questa è una domanda che si pongono in molti: studenti, insegnanti ed esperti. Crescono i movimenti che sostengono che a scuola i voti andrebbero proprio tolti. Comunque, è possibile trovare idee per mantenere un certo equilibrio, ad esempio non valorizzando troppo le pagelle ma puntando piuttosto ad altri strumenti di relazione insegnante-alunno. Se nella scuola primaria può essere semplice alleggerire il concetto di voto (alcuni insegnanti scrivono delle lettere personali ad ogni alunno, mentre la pagella resta solo in mano ai genitori), le cose possono risultare meno scontate con l'ingresso nella secondaria e con l'aumento delle prestazioni richieste ai ragazzi.
Nell’ultimo incontro, il 6 febbraio nel salone della parrocchia di San Paolo in via Pistocchi a Forlì, guarderemo “La scuola come specchio e laboratorio della società” in un avvincente faccia a faccia tra Mauro Scardovelli, giurista, psicologo e formatore e Daniele Severi, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII. Fra i relatori ci sarà anche il Vicesindaco di Forlì Lubiano Montaguti. Cercheremo di “tirare le somme” e di guardare al futuro con curiosità, interesse e fiducia.
Il ciclo di incontri ha avuto il patrocinio della Diocesi di Forlì Bertinoro e dell’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Forlì.
Aderiscono all’iniziativa la Cooperativa Paolo Babini, l’Azione Cattolica Diocesana e l’AGeSC.
Al supermercato, dal parrucchiere e naturalmente all’uscita della scuola uno degli argomenti di conversazione più gettonati tra le mamme è sicuramente quello dei compiti per casa. Le famiglie sono talmente in difficoltà che investono ingenti risorse in doposcuola, lezioni private e centri pomeridiani, pur di non doversi occupare dei compiti dei figli. Sì, perché è proprio questo che spesso avviene: i genitori finiscono per fare i compiti dei propri figli. Ma allora i compiti servono? E a chi servono?
Sull’argomento è recentemente intervenuta anche la Ministra Valeria Fedeli che ha dichiarato: “Credo che ci debba essere un atteggiamento sicuramente migliorativo rispetto a quello tradizionale ‘Ti faccio la lezione frontale, poi tu approfondisci a casa da solo’. Credo che questo non sia più il tempo né della sola lezione frontale né dei singoli compiti a casa”.
Eppure è proprio un professore di scuola secondaria a spiegare come si fa: con alcuni libri si rivolge agli insegnanti, oppure scrive direttamente ai bambini.
Generare vita significa generare speranza, capacità di affrontare il futuro in modo umano e vivibile, tirare fuori il meglio da ogni ragazzo, costruire percorsi di conoscenza che siano significativi, esaltare le passioni e la creatività di ciascuno. Partire dall’educazione è l’unica strada che rimane in una società compromessa nei valori e nella visione del bene.
Ecco il libro che racconta ai bambini il sogno di una scuola senza compiti, in cui non è tanto importante la competizione, quanto la collaborazione. Consigli che sono applicabili anche nella scuola normale. Acquistabile qui: Vi insegno a prendere il volo, di Ferdinando Maria Ciani, insegnante di scuola secondaria.
Più di 200 insegnanti, genitori, studenti da tutte le parti d'Italia hanno partecipato il 30 settembre e il 1 ottobre 2017 alla 3ª edizione del convegno “La Scuola del Gratuito”, che ha avuto per tema “Quando la classe genera la vita”. Dopo due edizioni tenute a San Marino, la sede è stata spostata a Forlì ove la Comunità Papa Giovanni XXIII ha iniziato la gestione dell'Istituto paritario “Santa Dorotea”.
Dopo le prime due fortunatissime edizioni, il Convegno 2017 è entrato specificamente nei temi concreti, utili agli educatori nella loro vita quotidiana con i ragazzi. Si tratta di un appuntamento annuale importante per fare conoscere ad una platea sempre più vasta i principi della Pedagogia del Gratuito, elaborati circa 20 anni fa all’interno della Comunità Papa Giovanni XXIII e che trovano la loro espressione nel manifesto della Scuola del Gratuito e che da quest'anno trovano una loro “casa” nella rinnovata scuola Santa Dorotea di Forlì, presa in gestione dalla stessa Papa Giovanni XXIII.
Sul tema “La scuola del bene comune” ha aperto gli interventi Roberto Mancini, ordinario di Filosofia Teoretica all'Università di Macerata dando molti spunti di riflessione e invitando ad uscire dalla logica del potere che ci presenta l'altruismo come sacrificio. “Il dono non è sacrificio “ ha detto “ma una forma di relazione. È un atto di vita, sarebbe sbagliato non condividere”. Fra l'altro ha definito la scuola “Un organismo vivente dove le persone imparano a convivere”.
Nella Scuola del gratuito si studiano le strade che portano i ragazzi a diventare protagonisti e non più soggetti passivi, costruendo quel difficile processo capace di rendere la classe un contesto realmente corale dove si genera pensiero, ci si ascolta e si impara a imparare gli uni dagli altri.
Secondo Ferdinando Ciani, animatore del “Gruppo di Studio per la Scuola del Gratuito”, il punto di partenza è un patto di classe, nel quale le regole per la vita in comune vengono elaborate e decise insieme. Quanto deciso viene poi attuato insieme attraverso l'autogestione delle ore di scuola.
#FOTOGALLERY:sdg#
Terzo intervento quello di Franco Lorenzoni, maestro elementare fondatore della Casa-laboratorio Cenci ad Amelia ed esponente del Movimento di Cooperazione educativa. Ha esposto il suo metodo didattico che fa largo uso dell'espressione artistica. Ha parlato del rispecchiamento dei bambini davanti alle opere d'arte, occasione di approfondimento e di riflessione su sé stessi e la Società. Per fare questo è necessario un lavoro fatto in comunità, che comprenda anche la restituzione agli alunni della bellezza di quanto hanno prodotto.
Negli interventi dal pubblico molto gradito quello di Padre Consonni e di una insegnante della Scuola paritaria di Orzinuovi ove si sperimenta la Scuola del Gratuito «L'utopia è possibile, ora alunni e insegnanti sono più felici»
Ecco come tenersi in contatto con il gruppo di lavoro:
Il Blog del "Gruppo di studio per la Scuola del Gratuito" per approfondire https://scuoladelgratuito.word
La pagina sul sito della "Comunità Papa Giovanni XXIII" per informazioni di base e documenti https://www.apg23.org/it/scuola
La pagina Facebook "La Scuola del Gratuito" per tenersi aggiornati https://www.facebook.com/LaScu
Il gruppo Facebook "Noi della Scuola del gratuito" per interagire https://www.facebook.com/group