Intrappolati dalle tenebre, attratti da promesse di felicità, che presto si trasformano in incubi. È il mondo sommerso delle vittime delle sette sataniche.
Ci sono gruppi dediti alla magia e all’esoterismo, altri che propongono percorsi spirituali o “religiosi”. In Italia esistono circa 500 sette sataniche con migliaia e migliaia di adepti. Il fenomeno è fortemente cresciuto durante la pandemia.
Siamo Noi, programma pomeridiano di Tv2000, ne ha parlato il 1 febbraio 2022 con Don Aldo Bonaiuto, responsabile del servizio Antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII.
«Non tutte le sette sono sataniche, ma tutte sono diaboliche». Don Buonaiuto ha spiegato che quando si parla di “setta” spesso si accosta l'altra parola “satanica” ma non è corretto. In questo modo si riduce un fenomeno vastissimo. Molte “sette” si nascondono dietro associazioni culturali, di volontariato, ma tutte portano avanti un'ideologia, quella del suo leader carismatico, totalitaria e totalizzante, anche di natura non spirituale, che ha il fine di reclutare quante più persone possibili.
«Tutte le sette sono contro l'uomo, intendono essere esclusive, si rinchiudono dentro un loro mondo. - ha spiegato don Aldo - Per questo possiamo definirle tutte diaboliche, perché diavolo significa separatore. Sono diaboliche perché separano una persona dal mondo, dalla famiglia, dagli amici, dal coniuge».
Un fenomeno che negli ultimi due anni è aumentato con la pandemia che ha isolato tutti e le persone più fragili, quelle che già soffrivano di solitudine, sono state più esposte. Inoltre, l'isolamento forzato ha portato le persone dentro la rete che è il primo luogo dove si trovano i reclutatori che adescano le persone. Quando si parla di sette non si deve pensare a persone incappucciate che fanno cose strane. I reclutatori sono persone spesso in giacca e cravatta che vendono una sorta di ricetta magica con la quale illudono le persone di poter essere aiutate. Fanno proposte usando slogan che attecchiscono in chi ha bisogno di qualcosa.
«Tutte le grandi religioni monoteiste sono caratterizzate dalla trasparenza, ogni aspetto deve essere alla luce del sole. - ha continuato il sacerdote della Papa Giovanni - Al contrario nelle sette tutto è nascosto. Il mondo settario spezza qualsiasi contatto con la realtà. Questi guru sono usurai dell'anima. I guru sono pronti a promettere la risoluzione immediata dei problemi della vita, questioni di salute, economici o affettivi. Poi con tecniche di manipolazione mentale rinchiudono la persona in uno stato inaccessibile anche ai familiari ed agli amici più cari».
Infine in trasmissione don Aldo ha spiegato come le sette sataniche, la magia nera, la stregoneria afferiscono all'occultismo. Si tratta di culti estremi che appartengono al vasto mondo delle sette. Le vittime preferite di questi culti estremi sono gli adolescenti, sempre alla ricerca del senso della vita, di forti suggestioni, di emozioni. Come sappiamo i ragazzi nella rete possono incontrare chiunque. Dagli incontri virtuali si passa poi a quelli reali. E quelli sì che diventano pericolosi.
Don Aldo Buonaiuto ha concluso spiegando che «bisogna spezzare questa indifferenza sociale che porta a non affrontare, a non parlare di queste tematiche».
Francesca Capaldo, responsabile della squadra Antisette della polizia, durante il convegno di Roma del 2018 "La Trappola delle sette", ha evidenziato il profilo criminale che caratterizza alcuni di questi gruppi: «Tra i reati commessi ci sono violenza sessuale anche di gruppo, truffe, maltrattamenti ed estorsioni. Le sette sataniche, nello specifico, possono essere responsabili di profanazione di cimiteri, vilipendio di cadavere e, nei casi più estremi, di induzione di aborto e uccisione di animali».
Già così si esprimeva don Aldo Buonaiuto in quell'occasione: «Non tutte queste realtà sono sataniche. ma tutte sono diaboliche. Perché separano l'individuo da se stesso, dalle persone care, spesso dal lavoro, dalla stessa vita».
Nel 2018, il Servizio Antisette aveva ricevuto 2.467 richieste di aiuto, consulenza o informazioni. Tra le diverse le realtà settarie si evidenziavano nell'anno le psicosette (nel 41% dei casi), i gruppi che praticano culti estremi (30%), le sette magico esoteriche (16%) e quelle pseudo-religiose (13%).
«Le definiamo “sette occulte” perché al loro interno troviamo persone che si organizzano al fine di realizzare, in modo sotterraneo, attività che nulla hanno a che fare con il mondo delle religioni». Lo spiega don Aldo Buonaiuto, sacerdote esorcista della Comunità Papa Giovanni XXIII, che si occupa di povertà ed emarginazione a tutto tondo: siano migranti, ragazze da salvare dal racket della prostituzione, vittime di raggiri. Nel 2002 con don Oreste Benzi ha cominciato ad occuparsi di sette occulte, un mondo di cui è esperto, e per il quale è spesso chiamato come consulente dalle forze dell’ordine.
«Nei gruppi settari non ci sono soltanto le cosiddette “sette sataniche” – spiega –. Normalmente la parola setta viene abbinata al satanismo ma questo è sbagliato. Lo scenario si muove dalle psicosette che utilizzano tecniche di manipolazione mentale, alle sette pseudo-religiose che utilizzano il linguaggio spirituale e il mondo sacrale per raggiungere scopi che non hanno nulla a che fare con le religioni, fino alle sette magico esoteriche che si appropriano di poteri divinatori per i propri condizionamenti, al fine di far credere di avere poteri ed energie. Poi ci sono i culti estremi che sono quelli che si rifanno alla magia nera, stregoneria, negromanzia, satanismo ed altri. Abbiamo anche le sette che sono legate al mondo della medianicità. Quindi una vastissima realtà quella dell’occultismo che bisogna conoscere per difendersi, prevenire, salvare coloro che sono già caduti in queste trappole».
«C’è in corso una rinascita del culto delle divinità precristiane. Il neopaganesimo si manifesta mediante l’esoterismo gnostico, il culto degli extra-terrestri, la parapsicologia ma anche nelle forme delle cosiddette religioni della razza, del profitto, dell’eros o della scienza e della tecnica. Queste tendenze si accomunano per una forte avversione nei confronti del cristianesimo che si esplicita nella volontà di rivalsa su di esso e per l’abitudine di mischiare in maniera arbitraria più elementi di tutti i credo e delle filosofie, costruendo artificialmente una sorta di religione su misura. Purtroppo la rete è il punto di forza più grande per adescare adepti che trovano sul web qualsiasi iniziazione all’occultismo e di conseguenza anche alle sette. C’è una totale indifferenza sugli effetti che possono provocare queste pseudo scuole infernali e la mia preoccupazione maggiore è rivolta verso i minori cosi tanto esposti a queste nefandezze».
Un altro problema riguarda la percezione della pericolosità, perché «se l’occultismo ed il satanismo continuano ad evocare qualcosa di sinistro nella maggior parte delle persone, l’astrologia ad esempio conserva per il popolo un’accezione innocua spesso tristemente positiva. Proprio attraverso gli oroscopi la superstizione, sconfitta dalla diffusione universale del messaggio cristiano in due millenni di storia, è tornata prepotentemente una presenza abitudinaria nella vita di milioni di persone». Ma che male ci sarà? «Che troppi continuano ad orientare le proprie vite in base alle pseudo-profezie che leggono sui giornali o ascoltano in televisione da sedicenti astrologi, calpestando in questo modo uno dei doni più belli ed importanti che Dio ha fatto all’uomo: la ragione, compagna ideale della fede. La visione magica di cui sono intrisi questi oroscopi propugna una visione fatalista negatrice del libero arbitrio che il Signore ha concesso all’uomo. Le vite di ognuno di noi, secondo questa visione, sono decise in anticipo da forze cosmiche e disumane non meglio precisate. Ma Dio ci ha nobilitato fornendoci il libero arbitrio affinché potessimo, rifuggendo il peccato, renderci simili a Lui».
«Mi chiamo F***. Cinque anni fa ho conosciuto una scuola che aveva come finalità il miglioramento di sé. Il ciclo di studi doveva servire a trovare una strada per migliorare i rapporti e le capacità lavorative, le relazioni umane, specialmente quelle affettive e familiari e trovare un maggiore consapevolezza del proprio destino e felicità. Quel periodo ero in crisi con la mia ragazza, quindi ho accettato di seguire gli incontri che mi erano stati offerti gratuitamente e vedere cosa sarebbe successo. Inizialmente mi sono trovato benissimo. Facevamo due tipi di incontri: quelli generali dove eravamo 400-500 persone da tutta Italia e quelli più particolari, nella mia città, nei quali eravamo un gruppetto di una ventina. Nelle convention generali il capo della scuola ed alcuni suoi collaboratori (un uomo e due donne) parlavano e ci dicevano come affrontare meglio gli avvenimenti della nostra vita; prima c’era una relazione teorica, dove parlavano di tante cose: nuovi insegnamenti, “piani” di una nuova redenzione, il futuro dell’universo, i congiungimenti astrali che portavano pace oppure odio, e altro.
Ogni volta pagavo 900 euro per sovvenzionare le attività della scuola. Negli incontri privati, invece, ogni persona parlava di se stessa; erano tutti estremamente affabili e gentili; sembrava davvero che ognuno di loro avesse a cuore la mia situazione; nei colloqui si scendeva in dettagli sempre più personali. Poi uno dei capi mi ha fatto fare una regressione ipnotica dove mi ha fatto tirare fuori tanti problemi che avevo avuto nell’infanzia. Il mondo mi è crollato addosso. Non sapevo cosa fare; non accettavo questa falsa “verità” che mi sembrava mi avessero imposto e costruito addosso. Allora non ho più frequentato questa scuola. Loro mi chiamavano in continuazione al cellulare e mi cercavano a casa, fino a quando sono stato costretto a cambiare città. Ora grazie all’aiuto di un padre spirituale e una di terapia psicologica sto tornando piano piano alla normalità nonostante le ferite e le tante menzogne che mi avevano detto e le cose che in realtà non avevo vissuto».
Storie come questa arrivano all’ 800228866 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 09.00-12.30 e 15.00-19.30), il numero verde del Servizio Antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII, nato nel 2002 dall'esigenza di attivarsi nella lotta contro il dilagante fenomeno delle sette occulte, che creano vittime e nuove forme di schiavitù.
«Riceviamo anche 15 telefonate al giorno», spiega don Aldo Buonaiuto, responsabile del Servizio Antisette e del Numero Verde. Grazie alla presenza di numerosi volontari, da ormai 16 anni funziona un centro di ascolto specializzato per la gestione di problemi connessi al mondo delle sette, e in grado di che avanzare precise segnalazioni alle Forze di Polizia qualora il caso lo richieda. Dal 2006 infatti collabora con la Polizia di Stato nel gruppo d'indagine denominato S.A.S (Squadra Anti Sette).
Sono storie di persone che vivevano momenti difficili della loro esistenza, che cercavano un supporto, spesso promesso attraverso vie facili. A volte sono drammatiche, altre sembrano leggere, salvo poi rivelarsi complicate, e quasi impossibile uscire dalla rete. C’è chi perde la speranza, ma questo Servizio aiuta a ritrovarla.
«Il nostro fondatore don Oreste Benzi, nella sua lungimiranza e saggezza non solo si occupò personalmente di queste persone sofferenti ma intuì l’esigenza di dare vita a questo un numero verde. È sempre una grande gioia quando riusciamo a tirar fuori una vittima distrutta ma miracolosamente restituita ad una vita normale».
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