«Siamo ritornati alla vita, sperimentiamo che è un dono, l’abbiamo riscoperta in Comunità e non abbiamo più paura» così proclamano i 120 ragazzi ex tossicodipendenti al culmine della messa del “Riconoscimento” celebrata il giorno di Santo Stefano nella chiesa “La Resurrezione” di Rimini.
Un appuntamento di grande significato che lo stesso don Oreste Benzi volle istituire più di 20 anni fa e che ogni anno la Comunità Papa Giovanni XXIII ripropone per festeggiare il ritorno alla vita dei ragazzi che durante l’anno in corso hanno concluso il percorso di recupero presso le proprie strutture terapeutiche.
In una chiesa gremita e ricca di commozione le parole del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, arrivano ai ragazzi come un fermo monito: «Il vostro cuore quando vivevate come zombie aveva cessato di battere; ora avete scoperto che siete dei capolavori, firmati da Dio. Oggi ricevete un nuovo Battesimo. Seminate la gioia nel giardino del vostro fratello e lo vedrete fiorire anche nel vostro».
Un invito al Bene sottolineato anche da Giovanni Paolo Ramonda presente all’iniziativa, un segno di speranza in tempi in cui la dipendenza da droghe, alcol, gioco d’azzardo continua ad avere tristi primati. Quanto a consumo di droghe nel 2017 nel nostro paese il 22% degli adulti compresi tra i 15 e 64 anni ha fatto uso di una qualche sostanza. (Osservatorio europeo delle droghe e tossicodipendenze). Non meno preoccupante il fenomeno della dipendenza da gioco e dell’abuso di alcolici; sempre nel 2017, hanno giocato d’azzardo almeno una volta 17 milioni di italiani. Rispetto all’abuso di alcol si parla di 8,6 milioni di persone in età adulta e 1,7 i giovani tra cui minorenni, a cui, peraltro andrebbe evitata la vendita.
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha attivato il numero unico per le richieste di aiuto, 348.9191006
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