"Piccole creature del caos" si aggirano sul palco in una storia tra sogno e realtà. Sono i protagonisti dello spettacolo “THE DREAM CIRCUS” , realizzato domenica 27 Maggio a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli (FC) . Si è trattato dell’epilogo finale del laboratorio di teatro integrato “Fare teatro per crescere insieme”, giunto quest’anno alla sua 10ª edizione. Una bella tappa per questo progetto all’insegna dell’arte e dell’amicizia, dove la diversa abilità diventa risorsa e nuovo sguardo sulla realtà. Il progetto è stato realizzato dall'associazione “Impronte di teatro” in collaborazione con il Comune di San Mauro Pascoli e la Comunità Papa Giovanni XXIII e rientra nei progetti sociali sostenuti dai Piani di Zona per la Salute e il Benessere del Distretto Socio Sanitario. Singolare il volantino dell’evento: un tendone da circo a testa in giù, non per errore grafico ma per rispecchiare lo stile di un viaggio particolare, dove davvero può accadere di tutto, scaturito da idee e suggestioni dei ragazzi diversamente abili, protagonisti del progetto.
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foto di Lorenzo Battistini
Quest’anno in particolare, il gruppo, di 40 elementi, ha lavorato sulla dimensione del movimento creativo e sulla clownerie e ne è scaturito fuori una visione di circo a metà tra il sogno e la realtà. Uno spettacolo ricco di gag di clownerie e coreografie davvero suggestive che hanno saputo dare valore e risalto alle caratteristiche particolari delle persone coinvolte e che ha saputo emozionare il tanto pubblico (circa 700 persone) presente. Emanuela Frisoni e Antonietta Garbuglia coordinatrici e registe dello spettacolo si dicono soddisfatte: «Ci sembra di poter dire che ne sia venuto fuori un prodotto artistico, rispettoso della poetica dei nostri ragazzi e delle loro unicità. Si è trattato di un percorso articolato – continuano le registe - che si è avvalso anche della collaborazione di formatori nell’ambito della danza e della clownerie: Lucia Perego e Santo Nicito che hanno tenuto alcuni workshop di approfondimento orientando alcune nostre scelte registiche e contribuendo con le loro competenze a farci sorprendere della straordinarietà dei ragazzi diversamente abili con cui lavoriamo da una decina di anni. Se questo progetto riesce a funzionare e reggere nel tempo, molto è dovuto alla disponibilità dei volontari di questo territorio, giovani e adulti che anche quest’anno hanno saputo mettersi in gioco con passione e ironia affiancando i ragazzi per tutto il tempo, pronti come noi a stupirsi ogni volta dei tanti doni di ciascuno».