Per il Tempo del Creato 2022, che lungo il mese di settembre e fino al 4 ottobre accompagnerà tutte le chiese e le religioni in ogni parte del mondo, si è scelto il passo dell’Esodo in cui sono presenti la sfida del viaggio lontano dalla propria terra e la presenza di Dio a fianco dell’essere umano. È la sfida che abbiamo davanti anche noi oggi, c’è un mondo che sta “bruciando” e un Dio che ci invita a non avere paura ed affrontare le difficoltà ascoltando la voce del Creato. Ci vuole una grande fede per affrontare questa sfida ed è proprio la secolarizzazione del nostro mondo che rappresenta il più grande rischio per l’intera umanità. Per la nostra esperienza comunitaria in oltre 50 paesi del mondo, nelle grandi periferie esistenziali, “Impariamo ad ascoltare la voce del creato e insieme al grido della Terra, scorgiamo il grido dei poveri, che subiscono ogni giorno i maltrattamenti umani”.
Il Santo Padre, Papa Francesco, ha voluto rimarcarlo nel suo messaggio per la Giornata Mondiale di preghiera per la cura del creato, denunciando ancora una volta le ingiustizie del nostro tempo, che sono effetto dell’ingordigia degli esseri umani e affamano milioni di persone in ogni parte del mondo. Di fronte a questo grido, non possiamo rimanere indifferenti e non possiamo tacere: il nostro posto è con i poveri, la nostra missione è riscattare gli oppressi, in una dinamica che pacifichi la Terra e i suoi abitanti. Il Tempo del Creato è un’occasione unica e irripetibile per camminare all’unisono e in ogni parte del mondo, con le altre realtà cattoliche impegnate, ma anche con tutto il movimento di preghiera ecumenico arricchito dalla diversità di voci e di carismi. Ciascuno è fondamentale, la conversione ecologica di ciascuno di noi può fare la differenza, può salvare il nostro pianeta.
Il Tempo del Creato si apre il 1 settembre con l’Evento ecumenico apertura ufficiale on line con sua Eminenza il Metropolita Job di Pisidia, il Rev. Dottor Dave Bookless, direttore di teologia a Rocha, suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano e integrale. “Ascoltando queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi. Sin dall’inizio, l’appello evangelico «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino!» (Mt 3,2), invitando a un nuovo rapporto con Dio, implica anche un rapporto diverso con gli altri e con il creato. Lo stato di degrado della nostra casa comune merita la stessa attenzione di altre sfide globali quali le gravi crisi sanitarie e i conflitti bellici”. Con queste parole, nel messaggio di oggi, il Santo Padre ci invita a prendere coscienza del grido della terra, ad ascoltare quelle lacrime, in tante realtà, ogni giorno, nel mondo.
Certamente sarà questa la cifra dell’incontro che il Papa avrà con i giovani di ogni parte del mondo ad Assisi il 24 settembre, per la seconda edizione di The Economy of Francesco, quando riproporrà a loro di diventare il sale della terra e di cambiare l’economia che uccide il pianeta e gli esseri umani. Anche i giovani della Comunità Papa giovanni XXIII saranno presenti all’evento, con le loro esperienze personali e comunitarie.
Come Comunità Papa Giovanni XXIII continueremo a mantenere alto l’impegno ad “essere voce di chi non ha voce”.