Un fine settimana all’insegna della solidarietà e della fraternità: è questo l’obiettivo di Un Pasto al Giorno, che ogni anno si impegna a dare almeno un pasto a chi ha fame così che possa prendere il proprio posto alla nostra tavola, come in una grande famiglia.
In questi due giorni ricchi di emozioni e sorrisi, i nostri volontari hanno incontrato nei loro banchetti nelle tante città di tutta Italia, centinaia di persone pronte a dare il proprio aiuto per contrastare la povertà e la fame in Italia e nel mondo.
“Grazie a voi per questo fine settimana di impegno e condivisione - dice il responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII Giovanni Ramonda- anche quest’anno Un Pasto al giorno è sceso in piazza per chiedere giustizia a chi non ha da mangiare, per far sedere a tavola i poveri, insieme per una giusta festa, senza fine. Grazie a tutte le persone della Comunità e ai volontari che sono stati in piazza per dare un pasto a chi soffre la fame. Insieme possiamo costruire una tavola dove ci sia posto per tutti”.
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Grazie per esserci stati accanto e di continuare a credere nel nostro impegno al fianco degli ultimi. Un impegno che continua ogni giorno ed è per questo che Un Pasto al Giorno continua: nei prossimi giorni saremo ancora in alcune città d’Italia.
Scopri dove saranno i nostri banchetti e sostienici sul nostro sito: unpastoalgiorno.apg23.org
Sono tante le persone che ogni giorno soffrono la fame, molte più di quelle che pensiamo. Solo in Italia nel 2021, secondo l’Istat, poco più di 1,9 milioni di famiglie e circa 5,6 milioni di individui vivono nella povertà assoluta.
La pandemia e le conseguenze economiche che ha generato e poi la guerra in Ucraina e l’impatto che sta avendo sull’aumento dei costi delle materie prime, stanno aggiungendo nuove difficoltà a chi già prima viveva in un equilibrio precario o a chi riusciva a sopravvivere dignitosamente ma che oggi sono precipitate in una condizione di indigenza.
Per questo motivo, sabato 17 e domenica 18 settembre torna nelle città di tutta Italia l’iniziativa solidale Un Pasto al Giorno, l’evento di sensibilizzazione che ogni anno la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza per aiutare le tante persone che vivono in situazioni di grandi difficoltà in Italia e nel mondo.
Con Un Pasto al Giorno possiamo preparare 7 milioni e mezzo di pasti all’anno per le persone povere aiutate e accolte nelle nostre Case, mense e realtà di aiuto.
Quest’anno, inoltre, sarà aggiunta anche una piccola riflessione sull’importanza della preghiera: come da tradizione, infatti, chi parteciperà all’iniziativa riceverà un oggetto simbolico, in questo caso un libricino con sette preghiere in sette lingue diverse. Un segno di come ci si possa e ci si debba sentire una comunità, unita di fronte ai problemi che ci si presentano innanzi e attenta ai bisogni di tutti.
"La Comunità Papa Giovanni XXIII è fatta di persone che condividono ogni giorno la vita, la casa e anche la tavola con chi è nel bisogno – ha spiegato il presidente della Comunità, Giovanni Ramonda –. Sediamo uno accanto all’altro, stringendoci per far posto a chi arriva e il nostro primo gesto è ringraziare per il pasto che abbiamo davanti, pregando che sia sempre sufficiente a sfamare le migliaia di persone che si rivolgono a noi in cerca di aiuto, chiedendoci di colmare il vuoto del corpo e dell’anima. La preghiera ci unisce ovunque siamo e rafforza quel legame che ci rende possibile, solo assieme, salvare la vita di chi è disperato. Per questo, quest’anno, abbiamo scelto di fare dono a chi si avvicinerà ai nostri banchetti, di una raccolta di preghiere dalle nostre missioni, 7 come i giorni della settimana. In un momento in cui tanti ci chiedono tutto e ogni euro conta, realizzare tovagliette o altri oggetti, come si è soliti fare in queste iniziative, avrebbe comportato una spesa che, responsabilmente, non ci siamo sentiti di affrontare. Siamo certi che la consapevolezza di aver assicurato un posto a tavola per chi soffre sia il ringraziamento più grande".