Un ringraziamento a tutti quelli che, ancora una volta, hanno reso possibile questo evento, da tutti e due i lati del tavolo: a chi, dietro, ha indossato la maglietta blu e ha speso tempo e parole, e a chi davanti al tavolo si è fermato per donare un pasto a chi non ha nemmeno da mangiare.
“Finché gli ultimi non saranno i primi mi trovate qui”, c’è scritto sulle nostre magliette, ed è proprio così. Anche quest’anno ci siamo ritrovati nelle piazze di tutta Italia, fuori dalle chiese, davanti ai supermercati, per rinnovare il nostro impegno contro l’ingiustizia della fame.
Un Pasto al Giorno vive tutto l’anno sulle tavole di 42 Paesi del mondo, nella straordinaria quotidianità di più di 500 realtà di accoglienza che cucinano per migliaia di persone.
L’evento di piazza invece dura solo un fine settimana, ma è altrettanto straordinario: più di 3.000 volontari mettono il loro tempo a disposizione di questa iniziativa e incontrano migliaia di persone.
Molti sono vecchi amici, moltissimi sconosciuti; alcuni si fermano ad ascoltare e poi decidono di lasciare la loro donazione, altri lo fanno d’impulso, spinti solo dal desiderio di fare la propria parte per cambiare le cose. A tutti loro, che hanno dato vita alla decima edizione dell’evento di Un Pasto al Giorno, da una parte o dall’altra del banchetto, va il nostro grazie.
Sono stati come sempre due giorni intensi, ma il nostro impegno non si esaurisce qui: chiederemo ancora e ancora di sostenere questa iniziativa, a tutti, ogni giorno, perché ogni giorno dobbiamo mettere in tavola almeno un pasto per le persone che vivono con noi. Solo grazie all’aiuto di chi ci affida le proprie risorse noi possiamo continuare a stare accanto a chi soffre, finché gli ultimi non saranno i primi.
Non sprecare l'occasione di aiutare:
dona ora o apri una raccolta online per Un Pasto al Giorno