La Campagna Un’altra Difesa è possibile, promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Sbilanciamoci! interviene nel dibattito per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana, non tanto per suggerire dei nomi, quanto per richiamare l’attenzione sulla Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta.
“Da diversi anni come Comunità sosteniamo attivamente la Campagna, avvertendo l’urgenza di investire su una difesa nonviolenta che veda come protagonisti i civili.” Dichiara Giovanni Ramonda, responsabile generale dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIIII. “Trasformare i conflitti in modo nonviolento non è utopia, lo sperimentano ogni giorno i giovani del servizio civile in Italia all’estero, che attraverso la loro presenza assieme a noi enti promuovono la pace e i valori costituzionali, e i volontari di Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace dell’associazione, che scelgono di condividere a fianco delle vittime dei conflitti”.
Il Paese ha bisogno di istituzioni in grado di creare Pace e sostenere i gruppi e gli organi della società che quotidianamente costruiscono Pace attraverso un costante impegno per la promozione e la protezione delle libertà fondamentali e dei diritti umani internazionalmente riconosciuti.
“Nel 2022 la spesa militare sfiora i 26 miliardi, mentre i fondi per il servizio civile sono poco più di 300 milioni e non abbiamo ancora notizie concrete sul futuro della sperimentazione dei Corpi Civili di Pace. Per questo come Comunità non solo sosteniamo l’appello della Campagna Un’Altra Difesa è Possibile, ma ribadiamo l’urgenza di un Ministero della Pace, con competenze sulla gestione positiva dei conflitti sociali, la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, per qualificare le politiche di istruzione in ordine alla promozione della pace, promuovere politiche di disarmo e di riconversione della produzione bellica, dare concreta attuazione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.”
Auspichiamo, al di là dei nomi, che il nuovo Presidente sia custode dei valori costituzionali, promotore delle esperienze di difesa civile non armata e nonviolenta e di quella pace positiva a cui ci richiama la stessa Costituzione.