In questi giorni sono stati molti i pensieri che hanno attraversato la Comunità circa l'evento di piazza Un Pasto al Giorno previsto, come ogni anno, per il mese di settembre.
«Cosa è più opportuno, corretto e rispettoso fare dopo il sisma che ha sconvolto il centro Italia?», ci siamo chiesti.
Le considerazioni, sono molteplici e ci hanno aiutato a riflettere e a prendere una decisione. Ecco perché, per rispetto nei confronti dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che hanno perso tutto, anche la vita, con il sisma, crediamo sia più opportuno rimandare il nostro evento al mese successivo: sabato 29 e domenica 30 ottobre, a pochi giorni dal 9° anniversario dalla morte di Don Oreste.
Un mese in più non cancella il dolore e la tragedia, ma speriamo che nelle prossime settimane chi è rimasto senza casa possa ricevere una sistemazione dignitosa. Come Comunità, abbiamo già dato ufficialmente disponibilità ai Vescovi di Marche, Umbria, Lazio e delle zone limitrofe per accogliere chi è rimasto senza una casa. La nuova casa famiglia di Spoleto, che è stata inaugurata il 3 settembre, è aperta per chi ha bisogno di un luogo in cui vivere.
Questa è la chiamata che ci è propria, quella dell’accoglienza. In questo momento, in cui i soccorsi stanno ancora lavorando e la macchina della solidarietà rischia di muoversi scomposta sull’onda dell’emotività, questo è quello che possiamo fare. Vedremo poi, a emergenza finita, come potremo essere di aiuto alle persone colpite.
Questo rinvio arriva alla luce del fatto che, come è giusto che sia in momenti come questo, vi siano delle priorità anche emotive che sentiamo di dover rispettare.
Responsabilmente, dunque, abbiamo deciso di lasciare spazio alle raccolte fondi in favore delle popolazioni colpite, prima tra tutti la colletta promossa dalla CEI nelle chiese italiane domenica 18 settembre. Tuttavia non possiamo scordare che ci sono persone che muoiono di fame in tutto il mondo e che hanno bisogno di mangiare. Ogni giorno.
Ecco perché Un Pasto al Giorno non può fermarsi e non si fermerà!
Il nostro evento garantisce un pasto al giorno per un anno intero a tante persone in tutto il mondo, ed è un momento fondamentale per permetterci di continuare ad aiutarle.
È come quando in famiglia arriva un altro figlio: il nostro amore non si trasferisce dall'uno all’altro, ma si moltiplica...
In questi giorni abbiamo assistito ad un grande moto di solidarietà proveniente da tutti gli italiani nei confronti dei terremotati e confidiamo che, tutti quelli che hanno 'aperto' il proprio cuore ora, possano lasciarlo aperto e fare spazio anche ai tanti altri che nel mondo hanno ancora bisogno di aiuto.
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Ti aspettiamo il 29 e 30 ottobre in piazza per Un Pasto al Giorno!