Anche quest’anno per la domenica di Pasqua la Comunità Papa Giovanni XXIII ha aperto le porte al pranzo solidale per le persone in difficoltà, evento che si rinnova già da un paio di anni. Quest’anno in particolare ancora più speciale è stata la partecipazione dei giovani Scout del gruppo “TIRANA 1” e i volontari della Caritas Diocesana di Tirana-Durazzo e alcune volontarie della rete solidale del Comune che hanno aiutato la realizzazione di questo pranzo.
Un impegno importante ed un servizio efficiente per più di 200 persone: sono state presenti un gruppo di 50 persone con disabilità ed handicap accompagnate dalle suore che amorevolmente le assistono. Un evento e un segnale di unità della Comunità Cattolica di Tirana per celebrare i valori di condivisione, solidarietà e familiarità ben vissute in questa domenica di Pasqua. Valori importanti, che è giusto non perdere di vista in una città, Tirana, che corre veloce la sua gara verso la modernità e il pieno sviluppo economico-finanziario laddove l’emarginazione sociale spesso nascosta, è ancora un fatto evidente: basta addentrarsi nella città un po’ più nascosta per vedere situazioni di estrema povertà. Quando si sono aperte le porte delle sale del “Centro don Bosko”, che hanno messo gentilmente a disposizione gli spazi per la celebrazione di questa importante domenica. Le persone erano in fibrillazione e in agitazione per riuscire a trovare un posto, forse presi dalla paura di non riuscire a trovare un piatto per mangiare. Quando le tavolate erano complete l'arcivescovo della città, mons. George Frendo, ha voluto accogliere i poveri spendendo loro parole di benedizione e di preghiera, ringraziando tutti per la realizzazione di un evento speciale di queste dimensioni. Ancora una volta, la missione della carità e della condivisione è compiuta.