Break the wall (Rompi il muro) è la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne promossa da Comunità Papa Giovanni XXIII, Differenza Donna, Associazione gestrice del Numero nazionale 1522 antiviolenza e antistalking in Italia e Fundacion de solidaridad Amaranta in Spagna, nell’ambito del progetto europeo MIRIAM. Free migrant women from GBV (Gender-based violence) finanziato dal Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea.
In un contesto in cui i media europei riportano, ormai all’ordine del giorno, casi di femminicidi e di violenza assistita dai figli e dalle figlie, il progetto vuole contribuire a fare la differenza nel sradicare la violenza contro le donne. E oggi lancia su Instagram un’ampia azione di sensibilizzazione per coinvolgere anche i target più giovani della popolazione per un vero cambiamento culturale che possa “break the wall” contro violenza, stereotipi e pregiudizi responsabili di ostacolare la piena partecipazione delle donne nella società.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, in Europa, nei primi mesi di diffusione della pandemia, gli Stati membri hanno segnalato un aumento fino al 60% delle chiamate di emergenza da parte di donne vittime di violenza per mano dei partner.
Il GREVIO, formato dal Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa che monitora l’applicazione della Convenzione di Instanbul, negli ultimi due anni, ha posto particolare attenzione sulla necessità di coinvolgere le organizzazioni impegnate nella prevenzione e nel contrasto delle diverse forme di violenza che colpiscono le donne più vulnerabili: donne migranti, donne appartenenti a minoranze etniche, donne con disabilità, ecc. Le donne migranti e richiedenti asilo, in particolare, sono tra le più esposte alla violenza. Per questo necessitano di adeguato sostegno per poter accedere, insieme ai loro figli e alle loro figlie, ai diritti, alla salute e alla protezione in luoghi sicuri in tutti gli Stati membri.
Il progetto MIRIAM
Il progetto europeo MIRIAM. Free migrant women from GBV è stato avviato nel 2021 con l’obiettivo di aumentare le competenze di attori rilevanti per identificare tempestivamente le donne migranti vittime di GBV e indirizzarle a servizi di supporto specializzati; aumentare le competenze di professionisti/e in contatto con donne migranti con problemi di salute mentale causati dalla violenza subìta. Inoltre il progetto prevede di ampliare la rete pubblico-privata di servizi di supporto per le donne migranti sopravvissute alla GBV e di sensibilizzare professioniste e professionisti del settore socio-sanitario e il grande pubblico con particolare attenzione ai/lle giovani.
In Italia MIRIAM ha garantito la formazione di più di 400 operatori e operatrici di servizi a bassa soglia sul riconoscimento della violenza e percorsi di accoglienza e supporto delle sopravvissute. Nei prossimi mesi coinvolgerà almeno 100 operatori/trici e professionisti/ste del settore socio-sanitario per fornire adeguati strumenti di accoglienza nei casi di trauma e disagio mentale delle sopravvissute alla violenza.
Attraverso la formazione e il rafforzamento delle competenze degli attori che giocano un ruolo chiave nel riconoscimento dei segni della violenza e nei percorsi di accoglienza e supporto, il progetto mira a migliorare l’emersione, la protezione e i servizi di supporto specializzati per le donne migranti sopravvissute alla violenza con particolare attenzione a sfruttamento sessuale, violenza domestica e matrimoni forzati.
La campagna Break the wall nasce nell’ambito di questo importante progetto e prende forma in immagini ideate da illustratrici che si ispirano alla street art per rappresentare simbolicamente la voce e la forza delle donne di ogni parte del mondo contro ogni forma di violenza. I post che accompagnano ogni carosello, realizzati in una prospettiva di genere e di valorizzazione delle diversità culturali, saranno pubblicati su Instagram con l’obiettivo di raggiungere tre target distinti: le potenziali vittime, i professionisti del settore socio-sanitario e il grande pubblico con una particolare attenzione ai/lle giovani utenti del social tra i più diffusi nella rete.
In Italia, le immagini saranno divulgate anche attraverso l’esposizione di roll up nel corso dei prossimi seminari rivolti alle professioniste e ai professionisti del settore socio-sanitario, secondo il seguente calendario:
A Roma il 24/09 presso Sala Carla Lonzi, Casa internazionale delle donne
A Verona il 21/10 presso Aula Menegazzi, Dipartimento di Scienze Umane – Università di Verona
A Bologna il 30/11 presso Aula dei poeti, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia - Università di Bologna
Per informazioni: progettomiriam@apg23.org